Dopo 14 giornate di campionato, la Juventus di Thiago Motta si trova al sesto posto con 25 punti, a -4 dalla vetta occupata dal Napoli e a -3 dal gruppo composto da Atalanta, Inter, Fiorentina e Lazio. Un distacco contenuto, che tiene vive le ambizioni bianconere, ma una posizione in classifica che non rispecchia le aspettative di una squadra partita per vincere, dopo un mercato estivo accolto con ottimismo.
Analizzando le prime 14 giornate dei suoi predecessori, emerge un confronto che non sorride a Motta. Antonio Conte, nel 2011-12, aveva 29 punti, mentre Massimiliano Allegri nella sua prima avventura (2014-15) ne aveva accumulati 35, subendo appena 5 gol. Ancora meglio Maurizio Sarri, con 36 punti e un attacco da 25 gol. Anche Andrea Pirlo, con una Juventus considerata in ricostruzione, ne aveva raccolti 27. Solo l’Allegri bis del 2021-22, con 21 punti, ha fatto peggio rispetto ai 25 di oggi.
Va riconosciuto, però, che questa Juventus ha concesso appena 7 gol, il miglior dato difensivo degli ultimi anni e che, come detto in precedenza, non ha mai potuto contare sulla rosa a disposizione nella sua interezza: il giudizio è dunque rimandato, in attesa di cambiamenti, rientri e nuovi arrivi.