La Juventus non ha mai lasciato solo Nicolò Fagioli prima, durante e dopo l’incubo del periodo scommesse: a parlarne è stato il giocatore stesso.
Nicolò Fagioli ha vissuto un periodo davvero molto pesante, da cui è scaturito un lungo periodo di squalifica, lavori socialmente utili e un percorso di cura che ancora non è terminato. Uscire dal tunnel buio delle scommesse non è stato semplice e restarne fuori è tutt’altro che semplice. I suoi compagni e l’intera società bianconera gli hanno mostrato il loro sostegno fin dal primo minuto e continueranno a farlo.
Nicolò Fagioli, di comune accordo con la Juve, ha voluto girare e raccontarsi nel docu-film ‘Fragile‘ per dire la sua verità e per parlare in prima persona di tutto ciò che ha passato. Con il potere mediatico che ha a disposizione il centrocampista può diventare un esempio importante di lotta e perseveranza per chi come lui si è ritrovato a combattere con la ludopatia. Le sue parole in questo senso sono arrivate dritte al cuore dei tifosi della Juve e non solo.
Nel docu-film ‘Fragile – La storia di Nicolò Fagioli’ disponibile per la fruizione su ‘Prime Video’, il giocatore bianconero ha rivelato: “Quando ho iniziato a fare le puntate più alte penso sia stato lì, in Under 23, dove ho iniziato a giocare più soldi del normale. In realtà non giocavo nemmeno per vincere soldi. All’inizio non giocavo per vincere soldi, non avevo bisogno di soldi. Giocavo per l’adrenalina che mi dava, era questo il problema principale“.
“Nel momento più brutto – ha continuato il giocatore – facevo anche 12-13 ore attaccato al telefono. Passavano come se fossero 2 ore o 3 ore, perché non te ne accorgevi proprio che il tempo passava così veloce. Sembrava tutto una bolla con te stesso che non ti accorgevi di niente. Anche se mi facevano delle domande magari rispondevo, ma dopo un’ora non mi ricordavo nemmeno cosa mi avessero chiesto o detto“.
Il documentario sarà disponibile per tutti gli utenti già iscritti alla piattaforma ‘Prime Video’ dal 26 novembre. Manca quindi pochissimo per poter ascoltare l’intero racconto del giocatore, realizzato grazie al lavoro di partnership proprio con la ‘Juventus Creator Lab’ e la direzione del ‘Media Director’ della Juventus di Marco Castellaneta.