Dusan Vlahovic è tornato ad essere convocato dalla Serbia ma le luci di riflettori in casa Juventus restano tutte puntate su di lui: le parole riferite in questo senso sono state nette.
Dusan Vlahovic non ha brillato nel Derby della Mole contro il Torino ed è a secco di gol, in Serie A, dal big match contro l’Inter. Ha segnato su rigore in Champions League contro il Lille ma da lui l’ambiente di aspetta di più, sia per il ruolo che ricopre sia per l’alto ingaggio che percepisce. Motivi questi per i quali l’attenzione resta ancora tutta concentrata su di lui.
Dell’attaccante bianconero, al momento al seguito della Serbia per gli impegni in Nations League, ha parlato tra gli altri anche Marco Bucciantini che si è espresso con un ragionamento molto diretto nei suoi confronti. Per il giornalista, Vlahovic: “non sarà mai il leader tecnico ed emotivo o una fonte di gioco per una squadra”. In questo caso per la Juventus di Thiago Motta. Di seguito l’intero discorso.
Parole pesanti su Dusan Vlahovic: Bucciantini ha parlato così dell’attaccante bianconero
Marco Bucciantini, ai microfoni di ‘Juventusnews24.com’, ha dichiarato: “Mi aspetto di più da Vlahovic? Sì e no. Nel senso, io l’ho già detto un sacco di volte, Vlahovic è un tipo di giocatore che può ancora migliorare per carità, però non sarà mai il leader tecnico di una squadra, una fonte di gioco: non è Zirkzee, o Higuain. Per certi versi non è nemmeno Thuram, che fa gioco con i movimenti dappertutto”.
“Secondo me – ha continuato – non è nemmeno un leader emotivo, perché lui ci mette tantissima carica nella partita, un buon atteggiamento ‘individuale’, ma non sono convinto che la sua carica arrivi come positiva ai compagni o sappia diffondersi nei compagni. Incita, sprona, chiama: è un riflesso della sua voglia di esserci, di incidere, ma non sono per forza messaggi “di squadra”. Ma può e deve essere un grandissimo leader statistico, cioè fare tanti gol, in tanti modi. Lui lo valuti con quello. È un attaccante che deve arrivare sempre almeno a 20 gol in una grande squadra”.
“Quindi sì, ha sicuramente dei margini di miglioramenti tecnici, però io non inchiodo i giocatori a quello che non sono. Io pretendo quello che sono e lui è un grandissimo realizzatore, sa fare gol in molti modi, anche da fermo, e quindi quello vedo in lui”, ha poi concluso il giornalista ed opinionista di ‘Sky Sport’.