Dal 2 a 4 al pareggio: Thiago Motta l’ha recuperata a modo suo

Inter-Juventus termina 4-4. Mosse a sorpresa di Motta nel secondo tempo e i bianconeri raggiungono un pari insperato.

La Juventus esce indenne dal match di San Siro contro l’Inter dopo essere stata sotto 4 a 2 e aver rischiato più volte di subire il quinto gol. Una prima metà del secondo tempo veramente difficile per gli ospiti, con l’Inter che aveva decisamente alzato i ritmi rispetto alla  prima frazione di gioco. I bianconeri, infatti,  stavano mettendo in grossa difficoltà la squadra di Inzaghi, sia in uscita da dietro, sia nel recupero palla alto. Nella ripresa, invece, sembrava che i nerazzurri, passato lo spavento e rientrati comunque in vantaggio negli spogliatoi, avessero ormai in un certo senso preso le misure.

E invece poi un guizzo di Yildiz, su una bellissima ripartenza nata con Conceicao e Cambiaso, ha accorciato le distanze e ha permesso poi alla Juventus di agguantare anche il pari sempre con il suo gioiellino turco.

Ciò che colpisce, però, aldilà dello spettacolo che le due squadre ci hanno regalato, sono state alcune scelte di Thiago Motta. L’ex Bologna ha dimostrato, ancora una volta, di essere un allenatore innovativo ed imprevedibile e che soprattutto non ha alcuna paura di sperimentare. Neanche in una partita come questa, che come ben sappiamo vale tantissimo per tutto l’ambiente e aldilà della classifica.

Motta cambia modulo e anche il centravanti nei minuti finali

Non solo ha iniziato la partita con Fagioli trequartista e Weah largo a sinistra (prima volta quest’anno per entrambi), ma ha sorpreso tutti anche nel secondo tempo. Sul 4 a 2 per l’Inter, infatti, piuttosto che inserire Yildiz dietro la punta al posto del giovane italiano come tutti ci aspettavamo, sostituisce l’americano che era trai migliori in campo e lo stesso Fagioli per Savona, alzando Cambiaso a centrocampo e cambiando leggermente modulo.

La Juve nel segno di Yildiz
La Juve nel segno di Yildiz (LaPresse) – SpazioJ.it

Come se non bastasse, pochi minuti dopo e sul risultato di 4 a 3, sostituisce nientepopodimeno che Dusan Vlahovic per inserire il giovane Mbangula. Certo, quest’ultimo ha già dimostrato ottime qualità, ma nel momento di massimo sforzo della squadra tutti si aspettavano il bomber serbo ancora in campo.

E non finisce neanche qui, perché Mbangula non entra per giocare a sinistra spostando Yildiz al centro (com’era prevedibile, essendo che Motta aveva già provato questa soluzione in precedenza), ma prende il posto proprio dell’ex viola lì al centro. Mosse dunque discutibili, o comunque sicuramente molto curiose. Denotano certo una squadra ancora in costruzione, com’è normale e giusto che sia, ma la spavalderia, il coraggio e la fantasia di questo allenatore vanno senz’altro sottolineati.

E alla fine ha avuto ragione lui, ancora una volta. Chissà se questi esperimenti sono frutto del momento (e chiaramente delle assenze) o se avranno un seguito anche nel corso della stagione. Non ci resta che seguire i prossimi match per scoprirlo.

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