Calciomercato Juventus, spunta il retroscena sul pupillo di Thiago Motta: “Non c’erano solo i bianconeri”

La Juventus è stata protagonista di un calciomercato stellare, dove è riuscita a strappare anche calciatori richiesti da altre big europee.

La Juventus si è rafforzata parecchio nella campagna estiva di calciomercato, specialmente in fase offensiva, Thiago Motta ha fatto delle scelte che la società ha rispettato senza esitare. Il tecnico italo brasiliano è stato atteso e non poco dai tifosi bianconeri, ora l’allenatore ex Bologna ha l’obbligo morale di far divertire i suoi neo tifosi e provare a riportare lo scudetto dalle parti di Torino.

La Vecchia Signora ha attuato una strategia ben chiara, ha tentato di ridurre il monte ingaggi e l’ha fatto con successo. Ha rinunciato anche a calciatori di talento come Soulè, Huijsen o Iling Jr per permettere a Thiago Motta di avere la sua squadra dei sogni. I bianconeri adesso dovranno fare i conti con la Lazio di Baroni, sarà assente il pupillo di Thiago Motta: Francisco Conceicao, sul portoghese intanto arrivano dichiarazioni da parte del padre.

Sergio Conceicao: ho consigliato a mio figlio Francisco la Juventus

La Juventus tenta la rincorsa al Napoli capolista, sarà dura riuscire a raggiungere i ragazzi di Conte visto che avranno solo una partita a settimana da qui fino alla fine del campionato. I ragazzi bianconeri ce la metteranno tutta, nel mentre extra campo arrivano notizie che testimoniano la voglia di vestire la maglia della Juventus da parte di Francisco Conceicao.

Conceicao parla del figlio
L’allenatore del Porto parla di Francisco Conceicao (figlio) , aveva anche altre offerte in estate. (LaPresse) spazioj.it

Sergio Conceicao è intervenuto alla presentazione del Golden Boy e ne ha approfittato per parlare del figlio Francisco, queste le parole dell’allenatore del Porto.

“Francisco è andato in prestito un anno all’Ajax, non ha giocato tanto ma ha capito cosa significa fare sacrifici. Non stava più con la mamma e i fratelli, ha capito le cose essenziali della vita come vivere da solo e maturare. È tornato al Porto, ha fatto una stagione straordinaria e ora è arrivato alla Juventus.

Io devo essere giusto, Francisco per sei mesi lo scorso anno non ha giocato, lo facevo entrare pochi minuti, faceva anche buone cose ma doveva capire come muoversi, come seguire l’organizzazione della squadra. Quando ha capito questo ha giocato, la tecnica, la velocità e la capacità di saltare l’uomo la conoscevo. Doveva inserire il resto per essere un giocatore completo pronto per giocare nel campionato italiano e in Champions League.

C’erano due tre grandissime squadre che lo volevano, ma gli ho consigliato di venire in Italia alla Juve che è uno dei più grandi club al mondo. Sapevo che per le sue caratteristiche se avesse preso il controllo della situazione avrebbe fatto la differenza, senza prendere scuse perché in Italia si sta da Dio ed è un paese meraviglioso.”

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