Juventus, al Festival dello Sport è tornata la BBC: le parole di Barzagli, Bonucci e Chiellini, i messaggi di Conte e Buffon
Torna la BBC. Una notizia che, se letta così, avrà sicuramente fatto sobbalzare tutti i tifosi della Juventus. Se l’attuale reparto difensivo bianconero ha subìto un gol in campionato, peraltro su rigore, di certo Barzagli, Bonucci e Chiellini hanno scritto la storia recente della Juventus.
Se non altro per essere stati protagonisti di una serie lunghissima di scudetti vinti oltre all’aver raggiunto due finali di Champions League, entrambe però perse. Al Festival dello Sport erano presenti Barzagli, Bonucci e Chiellini, il trio delle meraviglie che ha scritto pagine importanti della storia bianconera. I tre, su invito del conduttore a tornare in campo dopo il grave infortunio a Bremer, hanno declinato ma hanno ricordato con grande piacere quegli anni.
Giorgio Chiellini: “La BBC è la storia di un trio che è andato al di là dei calciatori singoli, è la storia di un’amicizia. Dal primo istante l’amalgama è stato buono. Nello 0-0 al Camp Nou contro il Barcellona nei quarti di finale di Champions League ci siamo sentiti imbattibili. Buffon? Ha sempre toccato le corde giuste, parole che ti entravano nel cuore. Lo scudetto più lottato è stato quello vinto sul Napoli di Sarri. Dopo Napoli, eravamo convinti sarebbe stata dura, ma dopo aver vinto a San Siro eravamo consapevoli della vittoria”.
Andrea Barzagli: “Sia nel calcio italiano che in quello europeo abbiamo lasciato tanto, è difficile affermare se siamo inclusi tra i grandi del calcio o meno. I tempi ora sono cambiati, tanti i calciatori che giocano benissimo ma guardano dalla distanza l’uomo. L’obiettivo della Juve odierna? Trovo che Inter, Napoli e Juve sono le favorite, anche se loro due sono sopra la Juve. Sono cambiate tante cose, bisogna dar tempo. Parti per la società che sei e la storia dice. Non per forza devi vincere perché il processo di cambiamento è appena iniziato“.
Leonardo Bonucci: “L’intuizione di Conte mi ha cambiato la carriera. Il primo scudetto è stato il più bello perché abbiamo riportato il titolo a casa, era una Juve che stava ricominciando a vincere. Il momento più bello della mia carriera è stato il gol agli Europei in finale contro l’Inghilterra, mi ringraziano ancora per quello. Si è trattato di qualcosa di unico ed emozionante. Io e Chiellini avevamo due caratteri differenti: lui era più calmo e faceva con pazienza le cose, io prendevo fuoco per una piccola cosa. la Juve di Motta? Sono necessari i calciatori giusti per quel calcio, Giorgio per giocare oggi avrebbe dovuto lavorare maggiormente sulla tecnica. Bremer è una perdita importante perché ha dimostrato di saper tenere in piedi la difesa della Juve da solo“.
Antonio Conte, il primo che diede vita alla BBC, ha lanciato un messaggio da casa sua. “La BBC è stata un grande esempio per tutti quanti; sono orgoglioso perché io ero partito con un’idea diversa alla Juventus. Ci siamo allenati con il 4-2-4 inizialmente, abbiamo iniziato a giocare così. L’orgoglio sta nel fatto di essermi adattato: ho sfruttato le caratteristiche dei calciatori, facendo giocare i migliori. Mi resi conto delle qualità di Bonucci, e da lì c’è stata un’evoluzione tattica. Quando ti rendi conto di aver dei calciatori bravi come Andrea, Giorgio e Leo non potevi lasciarne uno fuori“.
Anche Buffon si è poi palesato. “Quando potevo smettere a 34/35 anni mi sono detto che avrei potuto continuare per altrei 3 o 4 con la BBC davanti. Anche grazie a loro mi son goduto qualche stagione in più. Ci è dispiaciuto non vincere la Champions League, avrebbe chiuso il cerchio“. L’attuale dirigente accompagnatore della Nazionale ha poi parlato della qualificazione al Mondiale dell’Italia. “Per la legge dei grandi numeri, abbiamo qualche possibilità in più rispetto alle altre due. Noi non falliremo, spero che l’Italia vada al mondiale per essere competitiva. L’obiettivo è quello di arrivare in fondo”.