Vice Vlahovic, Milik out e Yildiz non segna: ma c’è un grande rimpianto

Thiago Motta ha iniziato la stagione senza un vero e proprio vice Vlahovic e le altre mezze punte non segnano: c’è un grande rimpianto per la Juve.

La Juventus di Thiago Motta sta vivendo un momento delicato in Serie A, soprattutto sul piano offensivo. Nonostante la solida organizzazione difensiva, che ha permesso alla squadra di rimanere competitiva nelle prime giornate di campionato, i gol faticano ad arrivare. Uno dei problemi principali riguarda la mancanza di alternative a Dusan Vlahovic: con Arkadiusz Milik fuori per infortunio e incerto sul piano delle garanzie fisiche, Motta si trova a dover gestire una situazione complicata, senza un vero vice Vlahovic in grado di sostenere il peso dell’attacco.

Un altro giovane su cui la Juventus punta molto è Kenan Yildiz, ma il talento turco non è ancora riuscito a incidere in maniera decisiva in prima squadra. Nonostante le buone prestazioni nelle giovanili, Yildiz fatica a trovare il gol con continuità, anche se la partita con il Psv ha fatto intravedere cosa potrebbe diventare. Ancora acerbo per i grandi palcoscenici, il giovane attaccante necessita di tempo e di fiducia per maturare e sviluppare il suo potenziale: il suo inserimento in prima squadra è un segnale di quanto la Juventus punti sui giovani, ma al momento non rappresenta la soluzione ai problemi offensivi del club.

Juventus, il vice Vlahovic era in casa

In questo contesto di difficoltà, emerge il rimpianto per Moise Kean, oggi uno dei protagonisti della Fiorentina. Kean è un giocatore cresciuto nel vivaio bianconero e, nonostante abbia mostrato sprazzi del suo potenziale a Torino, non è mai riuscito a imporsi come titolare fisso. Dopo la sua cessione alla Fiorentina, Kean ha finalmente trovato lo spazio e la fiducia necessari per esplodere, diventando un elemento chiave per la squadra di Palladino.

Juventus, il vice Vlahovic era in casa
Moise Kean è già a quota 5 gol in stagione (lapresse)-spazioj.it

A Firenze, Kean ha dimostrato di poter essere quell’attaccante di cui la Juventus avrebbe oggi un disperato bisogno. Dotato di una grande fisicità e di un senso del gol ritrovato, l’attaccante italiano si sta finalmente imponendo ad alti livelli. Le sue prestazioni sotto la guida di Italiano evidenziano come, con la giusta continuità e un sistema di gioco a lui congeniale, Kean abbia potuto esprimere tutte quelle qualità che a Torino sono rimaste inespresse.

In un momento in cui la Juventus è alla ricerca di soluzioni per i problemi offensivi, vedere Kean brillare altrove non può che lasciare un senso di amarezza. L’attaccante, con il giusto supporto e la fiducia necessaria, avrebbe potuto essere oggi uno dei pilastri dell’attacco bianconero, fornendo quelle soluzioni che mancano alla squadra di Motta.

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