Cassano, che attacco alla Juve e a Motta: “Ho questa impressione”

Il pibe de Bari non è soddisfatto dell’andamento della Juventus e si lascia andare a una provocazione su Thiago Motta.

L’inizio di stagione della Juventus di Thiago Motta non ha ancora permesso di elaborare un giudizio preciso sull’operato del tecnico italo-brasiliano: da un lato c’è la compattezza mostrata dai suoi ragazzi in fase difensiva, avendo subito una sola rete in campionato, nell’ultimo turno dal Cagliari con un calcio di rigore; dall’altro ci sono i 10 gol segnati, pochi se paragonati alle altre big, e i 4 pareggi in campionato, di cui tre per zero a zero.

Altre incognite sono legate al mercato dei bianconeri: se da un lato va riconosciuto il grandissimo impatto che ha avuto Kalulu, tornato ai livelli dello scudetto con il Milan e migliorato anche in altri aspetti come la conduzione palla, e l’apporto di Conceição, apparso subito pienamente integrato nel sistema di Motta, dall’altro ci sono Douglas Luiz, apparso un pesce fuor d’acqua oltre che indietro dal punto di vista fisico, Nico, che continua a non dare garanzie fisiche, e Teun Koopmeiners, ancora lontano dalla versione bergamasca.

Chi non è per niente convinto dell’operato del tecnico ex Bologna è Antonio Cassano che si è espresso duramente nel corso dell’ultima puntata di VivaElFutbol.

Juventus, Cassano sullo stile Motta: “Lo fanno tanto per far vedere”

Nel corso dell’ultima puntata di VivaElFutbol, il nuovo format su Twitch di Cassano, Adani e Ventola, l’ex fantasista di Bari e Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla nuova Juventus di Motta: “Ho l’impressione che in queste nove partite la squadra sia partita con un possesso palla tanto per mostrarlo. Un possesso palla inutile e lento, l’ha detto anche Motta dopo la prova col Cagliari“.

Juventus, Cassano sullo stile Motta: "Lo fanno tanto per far vedere"
Thiago Motta non ha ancora trovato il modo di sbloccare il potenziale offensivo della Juventus (lapresse)-spazioj.it

Secondo Cassano, Motta non ha ancora creato la chiave di Volta, non riuscendo a sbloccare a pieno il potenziale offensivo delle sue bocche di fuoco. “Sto vedendo una cosa: l’anno scorso faceva entrare dentro il campo Calafiori, ora lo fa con Cambiaso. Tutti gli allenatori hanno bisogno di tempo, ma al Bologna c’era un gioco posizionale. Non vedo ancora nulla alla Juve, deve calciare bene e in porta, creando occasioni”.

Per calcio posizionale, si intende una filosofia di gioco basata sull’occupazione prestabilita di determinati spazi atti a causare un dilemma nella difesa avversaria: l’occupazione di quelli che in gergo vengono definiti “mezzi spazi” è necessaria per attirare fuori zona i giocatori avversari, svuotare quello spazio e andarlo a occupare in corsa con altri uomini. L’esempio principe è quello che accadeva a Bologna con Zirkzee e Ferguson: l’olandese usciva dalla linea, svuotando lo spazio alle sue spalle che andava ad occupare proprio lo scozzese. Nella Juventus, la presenza di un calciatore come Vlahovic rende più complicata l’attuazione di questa filosofia, imponendo a Motta di cambiare alcuni aspetti della sua filosofia.

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