La prova di ieri contro il Cagliari ha lasciato una nube scura sul cielo torinese: la Juve non riesce ad andare contro il pareggio. Arrivano già le prime sentenze, fra cui quella che inchioda Giuntoli.
La Juventus incassa un altro pareggio in questa prima parte di campionato e si condanna a guardare Napoli ed Inter dalla distanza. Il lunch match della domenica contro il Cagliari è rimasto indigesto ai sostenitori bianconeri, che dopo un primo tempo a ritmi altissimi per la formazione di Thiago Motta, speravano di poter festeggiare con i tre punti.
La beffa, nonostante si sia fatta attendere a lungo, è arrivata ed ha condannato le zebre a portare in cassaforte un solo punto. Nonostante la sosta per le Nazionali, la Juve pensa già allo scontro diretto con la Lazio in onda, anche in questo caso, davanti ai propri tifosi, pronti a occupare numerosi un’Allianz Stadium caldissimo.
Il risultato di ieri non ha inchiodato soltanto i singoli giocatori sul campo, ma anche chi gestisce i fili della complessa matassa bianconera dalla tribuna. Cristiano Giuntoli, infatti, è stato il bersaglio della sentenza incredibile che ha lasciato tutti di sasso.
Giuntoli, c’è la stoccata: le parole sul dirigente bianconero
A discutere sullo stato di salute di questa nuova Juve e sulle mosse di mercato del Football Director bianconero è stato Massimo Brambati. Il procuratore, ospite a TMW Radio, non ha esitato a commentare le notizie più calde di questo lunedì mattina. Fra cui non può che esserci la Juventus.
Brambati ha prima parlato del rendimento che tre giocatori neo arrivati hanno dimostrato una volta atterrati a Torino:
Douglas Luiz? Lo sanno tutti che ha fatto plusvalenza con Iling e Barrenechea, vale forse meno di Arthur. E Thuram è un giocatore normale. Vuoi fare una Juve che arriva quinta o sesta hai fatto una buona squadra, ma se vuoi vincere no. Su Koopmeiners non hai avuto neanche la possibilità di abbassare qualcosa nel prezzo. E Gasperini tira fuori il 300% da ogni giocatore, quando escono da Bergamo, se non trovano lo stesso ambiente vanno in difficoltà.
Non solo critiche a centrocampo. La stoccata è arrivata anche sul caso Milik: secondo il procuratore, il club avrebbe dovuto assicurarsi un sostituto per il polacco, visto che l’operazione non era andata bene, essendo già noto.
Infine, l’argomento allenatore, dove la scelta di scommettere su l’ex tecnico del Bologna è stato un azzardo:
Giuntoli non è all’altezza della Juve. Doveva andare sul sicuro con Conte e si levava tutte le responsabilità del caso. Oggi con Motta hai preso un rischio, dandogli 5 mln per 4 anni, non poco. Doveva mettergli in mano una grande squadra, perché così se vince, vinci anche tu. E invece se gli dici che ti devi arrangiare senza Bremer, ma così ci vai di mezzo anche tu. Se tu non vinci niente, hai fallito.