Ci ha impiegato poco tempo per conquistare i tifosi bianconeri, ma ora è fra gli idoli indiscussi di questa Juve: Andrea Cambiaso a tu per tu coi piccoli tifosi. E rivela un retroscena inedito.
La scorsa stagione non è stata delle più semplici per la Juventus. Parecchie le difficoltà e gli aspetti da rivoluzionare, fra cui anche il nodo sulla squadra da mandare in campo sotto la guida del nuovo tecnico. Sul taccuino di Giuntoli e del resto della dirigenza, però, comparivano nomi di giocatori fondamentali alla nuova Vecchia Signora, fra cui compariva quello di Andrea Cambiaso.
Il giovane difensore genovese, alla sua prima stagione in bianconero, è riuscito a convincere tutti i tifosi. E rientrato alla Continassa in estate, ha subito incontrato un Thiago Motta – sua vecchia conoscenza al Bologna nella stagione 2022/2023 – pronto a investire sulla sua titolarità in campo.
Così il classe 2000, a suon di presenze sontuose, condite da qualche gol e assist, si è caricato sulle spalle e sul petto il peso di vestire una maglia prestigiosa come quella bianconera. Simbolo di una ventata di rinnovamento divenuta necessaria in un ambiente che ha la fame di ritornare ai vertici.
Il difensore bianconero ha riavvolto il nastro del suo biennio a Torino con i piccoli tifosi zebrati, che lo hanno incalzato con le proprie domande e curiosità. Che hanno sorpreso anche i supporters più grandi.
Cambiaso col cuore: il racconto inedito
L’iniziativa Young Reporter, riservata ai Junior Black&White Member, ha fatto vestire ai piccoli tifosi della Juventus i panni da giornalisti, con cui hanno intervistato un sorridente Cambiaso.
La chiacchierata non ha potuto che parlare di valori importanti che il calcio riesce a veicolare, come la passione per quello che si fa e l’essere disposti a dare tutto in campo, qualsiasi esso sia. Proprio come il numero 27, che ha parlato di una passione nata sin dalla tenera età:
A due anni tiravo calci al pallone e a 5 anni e mezzo ho iniziato.
Come non ricordare, poi, la gioia del primo gol. Era Juventus-Verona del 28 ottobre 2023 e, con la zampata del difensore, la partita è terminata proprio con una vittoria per i padroni di casa:
Non ci ho capito più niente, era come un sogno. Era l’ultimo minuto, abbiamo vinto, era bellissimo. Indossare questa maglia è la cosa più bella del mondo, la auguro a tutti voi.
Fra giocatori preferiti (Messi, ma anche l’ex Dybala) e avversari difficili da contenere (come Leao e Kvaratskhelia del Napoli), Cambiaso ha parlato anche del ruolo nel quale si trova più a suo agio, ovvero come terzino.
Menzione d’onore anche per le notti di Champions League, che bussano con l’incontro di mercoledì contro il Lipsia, dopo l’esordio avvenuto due settimane fa:
Bellissimo, poi la canzoncina della Champions è stata bellissima è la coppa più bella che ci sia.
Un ragazzo giovane, il cui percorso non è stato lineare e semplice. E che ha vissuto, dai tempi dell’Albissola ad oggi, con la stessa passione e la stessa grinta. Soprattutto senza mai dare per scontato i sacrifici anche della famiglia:
Il più grande è stato l’anno di Albissola e poi Savona. Avevo finito di studiare e non sapevo se diventare un calciatore professionista o no e anche la famiglia non era convinta del percorso ma alla fine ci sono riuscito. Quello il momento più difficile.
Come si gestisce la responsabilità di una maglia importante – come è anche quella della Nazionale – o la tensione pre partita? Lavorando molto non solo sul fisico ma anche sulla mente, soprattutto quando si parla di appuntamenti importanti:
Il momento più brutto è l’arrivo in pullman allo stadio perché hai tutta la tensione, io non vedo l’ora di scendere in campo. Cerco di ridere e parlare per stemperarla.