Caos ancora nel mondo Juventus, John Elkann e il presidente Ferrero nei guai per frode fiscale e truffa allo Stato.
È di nuovo giorno di vigilia per la Juventus. Dopo aver disputato in settimana, per la prima volta in stagione, un incontro in Champions League – vinto 3-1 contro il PSV – domani ci sarà il big match contro il Napoli. Una gara mai banale quella tra le due compagini che segnerà il ritorno di Antonio Conte per la prima volta con i tifosi bianconeri in quella che è stata la sua vecchia casa per tre stagioni.
Dunque, una vera e propria sfida nella sfida che vedrà fronteggiare anche Vlahovic contro Lukaku, i cui destini si sarebbero potuti intrecciare nell’estate 2023 quando sembrava si stesse delineando uno scambio tra la Vecchia Signora e il Chelsea. Alla fine, però, non se n’è fatto nulla con il belga che poi è andato alla Roma – e ora al Napoli – mentre il serbo è rimasto a Torino.
Il primo pomeriggio odierno è stato poi scombussolato dall’ufficialità del divieto di trasferta per i tifosi del Napoli residenti in Campania dopo i recenti fatti di Cagliari. In casa Juventus, però, la giornata non si è conclusa lì poiché nelle ore successive l’ambiente è stato scombussolato a causa del sequestro di 75 milioni di euro ai fratelli Elkann e al presidente Ferrero da parte della Guardia di Finanza.
Come rivelato da Calcio&Finanza, il GIP della Procura di Torino ha disposto il sequestro, effettuato dalla Guardia di Finanza di disponibilità finanziarie, di beni mobili e immobili per 74,8 milioni di euro nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre che dello storico commercialista della famiglia Agnelli/Elkann, oggi anche presidente della Juventus, e il notaio svizzero Urs Robert Von Grunigen per frode fiscale e truffa in danno dello Stato per l’indagine che riguarda le accuse da parte di Margherita Agnelli, madre dei tre fratelli Elkann. La Juventus, però, non è coinvolta in tutto ciò.
L’indagine ha quantificato una Irpef evasa per circa 42,8 milioni di euro, derivante dalla mancata dichiarazione di una rendita vitalizia e di redditi di capitale, collegati a trust situati alle Bahamas. Inoltre, per quanto riguarda le imposte di successione e donazione, la Guardia di Finanza ha stimato un’evasione superiore ai 32 milioni di euro, su un’eredità complessiva di oltre 800 milioni. Una fortuna che includerebbe fondi di investimento lussemburghesi, opere d’arte e gioielli di elevato valore, e partecipazioni in una società immobiliare.
This post was last modified on 20 Settembre 2024 - 19:48