Marotta infiamma i tifosi dell’Inter e lancia una frecciata a tutti i supporters della Juventus: “La vittoria sui bianconeri”
Dalla Juventus all’Inter: un passaggio che spesso è sempre ostico, sia esso per i calciatori ed i dirigenti. D’altronde le due formazioni sono invise, con la rivalità davvero molto accesa che spesso si è sfociata in veri e propria ttacchi, non solo sul campo, ma anche all’esterno, perfino nelle aule dei tribunali.
Non è un mistero che un gruppo di tifosi bianconeri, Jdentità bianconera, aveva presentato un esposto alla Procura di Milano sulla legittimità dell’iscrizione al campionato da parte della società meneghina, così come in diverse occasioni è stato rivangato dai nerazzurri il sistema Calciopoli che ha spedito la Juventus in Serie B ed i presunti favori arbitrali che avrebbe ricevuto la società bianconera sul campo negli ultimi anni.
Insomma, nuovi capitoli di una vicenda che probabilmente non vedrà mai la sua fine. Ed ovviamente agli occhi dei tifosi anche i calciatori ed i dirigenti che passano alla rivale diventano nemici sportivi. Uno dei casi più eclatanti fu quello di Antonio Conte – oggi al Napoli – quando fu nominato tecnico dell’Inter e più recentemente il caso di Cuadrado, beccato sui social per aver sposato i nerazzurri.
Marotta, che stilettata alla Juve
Tra i dirigenti, invece, impossibile non nominare Beppe Marotta: direttore sportivo alla Juve, portata al successo grazie ai suoi sapienti acquisti, il dirigente si è poi trasferito a Milano. Ed in nerazzurro da ds è diventato addirittura presidente durante la scorsa estate, con il passaggio della proprietà dagli Zhang al fondo Oaktree.
Due scudetti in nerazzurro, l’ultimo quello della seconda stella ed una finale di Champions League oltre a Coppa Italia e Supercoppa Italiana: questo il palmares in nerazzurro. Ed a margine del film sul ventesimo scudetto nerazzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media.
“Dal punto di vista sportivo il momento che ricordo con maggiore emozione è il successo a San Siro contro la Juventus. Se parliamo in generale, invece, ricordo il giro in autobus il 28 aprile con la squadra scortata da una massa di tifosi che avevano fede nerazzurra” ha sottolineato. “Tifosi che erano coinvolti nel sentimento di amore per l’Inter, senza barriere culturali, etniche ed economico-finanziarie“.