Adrien Rabiot ha lasciato la Juve lo scorso 30 giugno: una decisione che è costata una doppia mazzata al centrocampista
Adrien Rabiot e la Juve: una storia d’amore finita dopo cinque stagioni: con i bianconeri 212 gare disputate con 22 reti e 15 assist. Insomma, un rendimento di tutto rispetto, soprattutto nelle ultime stagioni tanto da diventare quasi un pupillo di Max Allegri. L’allenatore livornese a lui non rinunciava praticamente mai ed il dato è presto detto. D’altronde l’ex Paris Saint Germain garantiva sempre e comunque prestazioni più che positive, riuscendo a coniugare al meglio anche le doppie fasi.
E Thiago Motta, nella sua epurazione totale alla Juve, il suo nome non l’aveva citato, anzi. Il tecnico ex Bologna avrebbe voluto volentieri il francese alle sue dipendenze. E chi meglio di lui sa come gioca il centrocampista: i due, infatti, hanno giocato insieme proprio a Parigi e Motta avrebbe gradito volentieri la sua esperienza nel progetto tutto nuovo di zecca.
Rabiot ha però ringraziato e declinato l’invito: ha preferito una nuova avventura, dire addio alla Juve dopo un quinquennio anche e soprattutto per guadagnare di più. In realtà, Rabiot ha strizzato l’occhio al Real Madrid, lì dove praticamente c’è un nutrito gruppo di calciatori francesi. Ancelotti ci ha pensato per qualche giorno all’opportunità, poi ha declinato, preferendo puntare sugli atleti già in gruppo.
Rabiot, che batosta: svelata l’amara verità
Una scelta che Rabiot sta pagando cara: al momento, infatti, è ancora senza squadra. Diversi i club rifiutati dal centrocampista che, da parametro zero, può firmare con qualsiasi club in ogni momento dell’anno. Se da un lato Rabiot può quindi scegliere con tranquillità il suo futuro prossimo, dall’altro è già arrivata una doppia mazzata per il centrocampista.
L’inattività gli è costata innanzitutto la convocazione nella Francia per questa tornata: niente prime due gare in Nations League per il “cavallo pazzo” che ha quindi visto dal divano i suoi connazionali cadere sotto i colpi dell’Italia di Luciano Spalletti. E chissà che la sua esperienza con il calcio italiano non sarebbe servita ai transalpini.
L’altra brutta notizia è arrivata dalla Champions League: almeno fino a gennaio, infatti, potrà guardare la competizione solo in tv. Se è vero che può firmare per un club che disputa questa competizione, lo è altrettanto come i club hanno presentato le liste dei 25 all’Uefa che sono di fatto chiuse e bloccate, almeno fino alla riapertura delle stesse previste per l’inizio del 2025 direttamente. Insomma, lasciare la Juve, al momento, non è si rivelata una grande idea per Rabiot.