Napoli e Juventus, il paragone scatena Antonio Conte: che risposta del mister!

Antonio Conte scatenato in conferenza stampa, non si trattiene nella risposta sul paragone tra il Napoli e la sua Juventus

E’ un po’ l’anno zero per la Juventus, che riparte da quattro anni senza Scudetto e con un nuovo allenatore pronto a rifondare tutto. Un po’ come sta facendo Antonio Conte al Napoli. Un po’ come fece lo stesso Antonio Conte in bianconero, quel famoso 2011.

Nella conferenza stampa alla vigilia di Verona-Napoli, il tecnico pugliese ha risposto ad una curiosità di un giornalista sul paragone tra la sua vecchia Juve e la squadra azzurra che si è ritrovato tra le mani quest’estate. In entrambe le situazioni, Antonio Conte era chiamato a resettare quanto di negativo era ed è accaduto precedentemente. La Vecchia Signora arrivava da un paio di stagioni davvero difficili, ben lontana dai posti in Champions. Molto peggio ha fatto il club partenopeo, che dopo lo Scudetto del 2023, ha centrato un clamoroso 10° posto.

Conte: “La mia Juve simile a questo Napoli? No!”

Un giornalista presente nella sala stampa di Castel Volturno, sede degli allenamenti degli azzurri, ha chiesto al mister se vedesse similitudini tra la sua vecchia Juventus, che trascinò alla vittoria dello Scudetto – e cominciò una striscia infinita di successi – e questo Napoli. Senza troppi giri di parole, Antonio Conte ha smentito categoricamente similitudini tra le due squadre.

Antonio Conte
Antonio Conte (LaPresse) SpazioJ

Nel corso della conferenza, l’allenatore azzurro ha rimarcato quanto sia difficile la situazione che sta attraversando il club e ha dichiarato anche di essere negativamente sorpreso nel trovare una condizione simile all’interno dello spogliatoio. Tant’è che ha avviato un processo di rivoluzione che forse a giugno – prima di vedere i giocatori in ritiro – avrebbe evitato. “Non ci sono similitudini tra il Napoli e quella Juventus – ha affermato con sicurezza Conte – Vorrei ci fosse la similitudine che trovai lì nel portare la testa fuori dall’acqua”.

Insomma, il mister chiede ai suoi ragazzi lo stesso atteggiamento di quella squadra operaia e instancabile che chiuse l’anno senza sconfitte. Certo, facilitato anche dalla presenza di campioni come Buffon, Del Piero, Pirlo, Chiellini, Barzagli, Marchisio. Un blocco che si rivelò troppo importante anche negli anni a seguire. Ma di squadre così, forse, ne capitano una ogni 100 anni. E il mister ne è consapevole.

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