Ha dell’incredibile quanto svelato dall’ex campione bianconero che racconta la ragione del mancato approdo al Rosario Central.
La Juventus si avvicina alla nuova stagione, la prima targata Thiago Motta. Il tecnico italo – brasiliano è pronto a lasciare il segno nella prima esperienza in un top club, i tifosi sono entusiasti del suo arrivo. In casa juventina tengono banco le vicende di calciomercato, con Todibo e Adeyemi in prima linea. Cristiano Giuntoli è pronto a regalare altri importanti colpi all’ex Bologna, chiamato a disputare un ottimo percorso anche in Champions League. Messo il calciomercato da parte, a far discutere l’ambiente juventino è un tragico retroscena svelato dall’ex Angel Di Maria. L’argentino, alla Juve durante la stagione 2022/2023, ha raccontato uno scioccante episodio che ha inciso sul mancato ritorno al Rosario Central: dichiarazioni da non credere.
Di Maria da brividi sul mancato ritorno in patria: “Minacce oltre i limiti”
Angel Di Maria, campione argentino ex Juventus, è tra i calciatori più discussi del panorama mondiale. A incidere, però, sono vicende extra campo svelate dallo stesso giocatore che, ai microfoni di Rosario 3, ha raccontato le minacce ricevute in Argentina. Di seguito quanto evidenziato sul mancato approdo in patria:
“Avevo discusso tutto per tornare, ma le minacce sono andate oltre i limiti. Hanno lasciato una testa di maiale con un proiettile in fronte e un biglietto che diceva che se fossi tornato al Central, la prossima testa sarebbe stata quella di mia figlia Pia”.
Questo il tragico retroscena del Fideo che si è visto costretto alla permanenza al Benfica. Un vero e proprio sogno infranto, come da lui stesso sottolineato:
“Mia moglie e le mie figlie sono state le prime a voler venire. Mia moglie si è impegnata tutto l’anno per finire e arredare la casa. Le bambine contavano i giorni per venire a vivere con i nonni. Siamo stati quelli che hanno sofferto di più, prima di essere il sogno di qualsiasi fan, era il mio e della mia famiglia”.
Un tristissimo episodio che rischia di influenzare il rendimento del classe ’88 al Benfica. Le intenzioni di tornare in patria erano e sono evidenti, ma al momento il giocatore è costretto a un ‘esilio’ in terra lusitana. Non è da escludere un ritorno nelle prossime stagioni per l’ala destra che sogna di chiudere la propria carriera dove tutto ha avuto inizio, nella città che gli ha dato i natali.