In occasione dell’ospitata alla Milano Football Week, l’ex bianconero Marchisio ha commentato la stagione della Juve appena conclusa, difendendo Allegri. E ora aspetta Thiago Motta.
In un periodo di gran cambiamento, come quello che sta attraversando la Juventus, è necessario trovare dei punti fermi da cui ripartire dopo una stagione conclusasi in maniera complessa. La vittoria della Coppa Italia ha certamente spazzato molte nubi che si affacciavano sul cielo torinese, ma non ha cancellato quanto di negativo c’è stato.
Sulle ceneri della stagione 2023/2024, il nuovo tecnico bianconero Thiago Motta dovrà costruire una squadra nuova, in grado di andare fino in fondo in tutte le competizioni all’orizzonte. E di farlo, soprattutto, nel miglior modo possibile.
Un compito complesso e dalle grandi responsabilità per l’ex allenatore del Bologna, come ha voluto sottolineare Claudio Marchisio, storico numero 8 della Vecchia Signora e ancora oggi grande tifoso bianconero. Ai margini della Milano Football Week, il ‘Principino’ ha tirato le somme sull’ultima annata di Max Allegri alla Juve e ha parlato dell’anno che verrà.
Juve, le parole dell’ex Marchisio
389 presenze complessive con la maglia bianconera per Claudio Marchisio, che in occasione di un evento a tema calcistico tenutosi nel capoluogo lombardo ha avuto occasione di parlare di Nazionale e, ovviamente, anche di Juventus.
I temi più caldo non può che essere il passaggio del testimone fra Massimiliano Allegri e Thiago Motta. Per quanto riguarda il nuovo progetto bianconero, infatti, l’ex centrocampista azzurro ha intimato calma. Al termine degli Europei inizierà a prendere forma, complice anche un mercato un pò a rilento a causa degli impegni delle Nazionali:
Detto ciò, non posso che augurare a Thiago una grande avventura: sa benissimo cosa gli aspetta nell’allenare una squadra come la Juventus e sa da dove la prende, che squadra c’è e che cosa dovrà costruire.
Il punto di partenza per dare avvio ad un nuovo capitolo vincente della storia della Juve? Secondo Marchisio è la vittoria della Coppa Italia, importante sia per i giocatori arrivati quest’anno che per i veterani, a secco di trofei da troppo tempo.
Un premio che riscatta parzialmente un’annata non troppo positiva, la cui responsabilità non è soltanto di Allegri – ha continuato – ma di tutti, società e giocatori compresi. Tutti hanno delle responsabilità che non posso essere scaricate su una sola persona.
Infine, il commento sul primo MVP azzurro di questi Campionati europei di Germania, Federico Chiesa:
Io mi auguro intanto che possa fare un grandissimo europeo con la maglia della Nazionale e che possa far parte del futuro della Juve.