Il sistema del calcio italiano necessita di un pronto intervento. L’obiettivo è di renderlo competitivo con gli altri campionati europei. Per farlo, secondo il bianconero Cherubini, è necessario un punto di partenza.
Nel dibattito che da anni attanaglia il calcio italiano, le squadre hanno sempre tentato di esprimere le proprie idee. Soprattutto la Juventus che, fra i massimi club del Paese, si è sempre dimostrata avanti con i tempi.
L’idea di creare un centro sportivo nuovo da affiancare a quello vecchio nell’area di Vinovo è solo una delle prime conseguenze. Federico Cherubini, ormai da tempo nella dirigenza bianconera, sa bene da dove è necessario partire affinché tutto il calcio italiano possa tornare a competere ad alti livelli con gli altri campionati europei.
La sua risposta è insita nel nome stesso Juventus.
A margine del lancio dei primi 100 calciatori candidati al premio European Golden Boy 2024, il dirigente bianconero Cherubini ha parlato di come è nato il progetto Juve – e, in particolare, la Juventus Next Gen. E di come, soprattutto, il calcio italiano debba investire sui settori giovanili.
C’è una riflessione da fare. Noi in Italia facciamo il settore giovanile un po’ perché la Federazione ci impone questo. I primi 20 club italiani hanno prodotto giocatori per 6,3 miliardi, il Barcellona da solo 3,4. Guardando anche solo le tre migliori squadre portoghesi hanno prodotto più dei 20 club Italiani. Bisogna iniziare a guardare il settore giovanile come un patrimonio.
Guardando al virtuoso modello spagnolo, la coltivazione di una cantera di giovani consente di creare talenti, di abbassare i costi e di creare valore per il presente ed il futuro – come ha sottolineato a Tuttomercatoweb.
Un percorso in cui i Bianconeri sono stati dei pionieri in Italia, nonostante le grandi difficoltà che in federazione hanno dovuto sostenere.
This post was last modified on 5 Giugno 2024 - 21:01