L’ex difensore della Juventus ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando di diversi temi e tornando sul rapporto con Allegri.
Dopo circa 20 anni nel calcio professionistico, Leonardo Bonucci in settimana ha detto addio definitivamente al calcio giocato: l’ex difensore centrale della Juventus e della Nazionale Italiana, infatti, ha annunciato il ritiro prima ancora di giocare l’ultima partita della stagione del Fenerbahçe, suo ultimo club. Una notizia che ha spiazzato un pò tutti i tifosi bianconeri, ma che in un certo senso era nell’aria: Bonucci ha salutato il club bianconero a fine della scorsa stagione, e queste sue ultime due esperienze all’estero non sono state delle migliori. L’ex numero 19 ha quindi deciso di appendere gli scarpini al chiodo e tornare in Italia, vicino anche alla famiglia.
L’ormai ex difensore italiano Leonardo Bonucci ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato di molti temi: dai momenti belli a quelli più complicati della sua carriera, dalla nascita della BBC all’addio alla Juve, dal rapporto con Allegri al grande sogno nel cassetto. Queste le parole dell’ex bianconero:
Le eliminazioni dai due Mondiali sono stati momenti propedeutici a quelli belli; ho avuto la fortuna di incontrare Vialli, senza i suoi consigli non ci sarebbe stato l’Europeo 2021, uno dei ricordi più dolci. Le finali di Champions perse sono state dolorose, come l’addio alla Juve, però di bello c’è stato un percorso lungo di successi.
La nascita della BBC, il trio difensivo bianconero che per diversi anni ha retto un muro davanti alla porta di Buffon:
Conte ha messo in campo una linea magica e dietro avevamo il numero uno al mondo, Buffon. Tra di noi c’erano amicizia, fiducia, conoscenza e talento: così abbiamo fatto la storia della Juventus, della Nazionale e del calcio.
L’addio alla Juve e il rapporto con Allegri, negli ultimi mesi un pò tormentato:
L’addio alla Juve è una cicatrice che fa ancora male, mi sarebbe piaciuto un finale diverso, ma forse non è ancora arrivato. Rinunciare all’azione legale è stata la cosa giusta, perché per me la Juve è sempre stata tutto.
Allegri? Ci siamo parlati l’ultima volta a Udine, nel maggio del 2023. Ognuno si comporta come crede, ma penso che si potesse gestire tutto diversamente, anche il non volermi più in rosa. Se dovessi incontrarlo al bar lo saluterei, ma non lo inviterei mai per un caffè.
Il grande sogno nel cassetto:
Il mio sogno è alzare la Champions da tecnico della Juventus, visto che non ci sono riuscito da giocatore. Se Giorgio dovesse essere l’a.d. il rapporto sarebbe doppio, professionale e d’ami- cizia: prima però entrambi abbiamo un percorso da fare.
This post was last modified on 2 Giugno 2024 - 16:41