In attesa dell’ufficialità dell’arrivo di Motta, la Juventus potrebbe riabbracciare una leggenda del club, tutto fatto per il suo ritorno.
La stagione 2023/24 della Juventus si avvia alla conclusione: un’annata caratterizzata da tanti alti e bassi, da uno scudetto che ad un certo punto della stagione sembrava alla portata ad un possibile, stando alla matematica, quinto posto finale.
La Coppa Italia, conquistata in finale contro l’Atalanta, non è mai apparsa come una ”scialuppa di salvataggio” per l’ormai ex tecnico Massimiliano Allegri, il suo esonero era nell’aria già da tempo e quanto accaduto nella serata romana di sette giorni fa, le reazioni, l’attacco al direttore di Tuttosport, hanno soltanto accelerato i tempi per il suo addio.
La Juventus è pronta ad accogliere Thiago Motta: l’attuale tecnico del Bologna, autore di un miracolo sportivo in questa Serie A con la conquista di un posto per la prossima Champions League, è il profilo prescelto dai bianconeri già da tempo e i prossimi giorni saranno decisivi.
A Torino, tuttavia, potrebbe approdare anche un ex bianconero pronto ad assumere un ruolo operativo in questo nuovo corso bianconero, un ritorno quasi scontato vista l’importanza dell’ex calciatore nella storia della Juventus.
Juventus, Chiellini torna alla Juve da dirigente
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Giorgio Chiellini tornerà in bianconero e lo farà assumendo un ruolo di riferimento per squadra e allenatore, agendo a stretto contatto con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli.
Chiellini già in passato aveva assunto il ruolo di ambassador della sua ex squadra ma in questo caso la sua sarà una figura operativa e non di rappresentanza.
Già in passato erano circolate, nell’ambiente Juventus, voci di un ritorno di Chiellini in questa veste: in particolare nell’estate scorsa l’ex difensore aveva parlato a lungo, durante la tournée juventina negli Stati Uniti, con il suo futuro collega Giuntoli e con l’AD Scanavino.
Chiellini e Thiago Motta: un rapporto che parte da lontano, i due hanno vissuto insieme le due spedizioni azzurre a cavallo tra il 2012 e il 2016, caratterizzato da stima reciproca, una stima che si è protratta nel tempo e che dovrà sfociare in una proficua collaborazione.
Un ritorno che tutti, prima o poi, si aspettavano, un simbolo dell’essere Juventus, dello stile Juventus in un momento come questo di rifondazione appare come una scelta più che saggia da parte dei vertici bianconeri che hanno selezionato un uomo capace di conquistare sempre la fiducia e il rispetto di compagni ed avversari. Un uomo capace di unire.