Juventus, nelle ore che vedono Max Allegri al centro di una tempesta mediatica, non poteva mancare la stoccata del “rivale” Daniele Adani.
Sono passate più di 14 ore, ma all'”Olimpico” si avvertono ancora le scorie di una serata che si è rivelata infuocata. L’attenzione del post partita non si è focalizzata sulla vittoria della Juventus, che dopo tre anni è riuscita ad alzare un trofeo a discapito dell’Atalanta. Tutti gli occhi si sono rivolti verso la panchina bianconera, dove Massimiliano Allegri dava spettacolo di furore e agonismo, come se la gara la stesse giocando lui in prima persona.
Quella di ieri è stata una sorta di rivincita per l’allenatore, che da mesi viene dato per spacciato e pronto a lasciare spazio a Thiago Motta. È innegabile che il rendimento nella seconda parte di stagione non sia stato eclatante, ma ieri sera il tecnico livornese ha dimostrato ancora di essere, nonostante tutto, un vincente. E l’ha voluto ribadire con particolare veemenza.
Allegri ha messo nel mirino prima la terna arbitrale e il designatore Rocchi. Successivamente, appena concluso il match, Max è andato a muso duro con il direttore di Tuttosport. La vicenda ha diviso l’opinione pubblica. Non poteva mancare la stoccata di Daniele Adani.
Allegri-Adani, duello infinito: la frecciata social dell’opinionista
È ormai noto come l’opinionista della Rai sia tra i maggiori detrattori di Allegri. Di fronte a quanto avvenuto ieri sera, l’ex calciatore si è schierato nuovamente contro l’allenatore tramite un tweet su X. Di seguito il suo messaggio:
“Quello che dimentica, anche il padrone, è che il servo agisce per convenienza e mai per affetto: cambiata la convenienza, cambia il padrone. Il servilismo, quello rimane, sempre. Così come la tristezza, anzi la miseria umana.”
Quello tra Adani e l’allenatore bianconero è una “rivalità” certificata, esplosa poco più di cinque anni fa. Allegri si scagliò contro il commentatore, allora volto di Sky Sport, a seguito di un Inter-Juventus del 27 aprile 2019. Da lì l’ex difensore ha preso ripetutamente di mira l’allenatore, specialmente attraverso i canali della Bobo Tv, trasmissione da cui si è poi separato assieme a Nicola Ventola e Antonio Cassano.
Lele non ha tuttavia mai smesso di pungere “l’avversario”, specialmente tramite i social, con frecciate velate che fanno leva sul termine “servilismo”, come espresso anche nel tweet sopra riportato. Insomma, il testa a testa è destinato a protrarsi per molto tempo, senza esclusione di colpi.