L’ex Juve svela a sorpresa il possibile futuro di Allegri: novità sulla panchina bianconera.
Mancano poco meno di 24 ore al fischio di inizio della partita di domani tra Juventus e Milan, che andrà in scena all'”Allianz Stadium” di Torino alle ore 18:00. Le due squadre arrivano con un morale totalmente differente nonostante i risultati negativi di entrambe. La Juventus, che non vince da 3 partite, arriva alla sfida motivata dal recente raggiungimento della finale di Coppa Italia. Il Milan invece, nel giro di pochi giorni, è stato eliminato in Europa League dalla Roma e ha perso l’ennesimo derby contro l’Inter, consegnando di fatto ai nerazzurri la matematica vittoria dello Scudetto.
In merito a questa sfida, ha parlato alla Gazzetta dello Sport un’ex giocatore di Juventus e Milan: Gianluca Zambrotta. L’ex difensore, che ha totalizzato 107 presenze con i rossoneri e 98 gettoni con la Vecchia Signora, conferma che si tratta del “derby delle deluse” puntualizzando però che dipende anche dalle aspettative che si avevano a inizio anno riguardo le due squadre. Zambrotta poi, parla anche del futuro dei due allenatori che nella partita di domani cercheranno di guidare le proprie squadre alla vittoria.
L’ex giocatore della nazionale italiana, si è espresso così alla Gazzetta dello Sport sul futuro del tecnico juventino: “La mia sensazione è che alla fine Allegri possa restare alla Juve, ma tutto dipenderà dal confronto con la società a fine stagione” – per poi continuare: “C’è una visione comune sul futuro? Se sì, io credo che Giuntoli non cambi e magari allunghi il contratto di uno o due anni a Max”.
Sono comunque tanti i motivi di riflessioni per la Vecchia Signora, il principale è relativo alle difficoltà di gioco della squadra, caratteristica che la Juventus di Allegri si porta praticamente dietro da sempre. Va anche detto che Allegri guadagna sette milioni di euro netti a stagione, quasi tredici lordi. E se si considerano pure i pagamenti al suo staff, a cominciare dal vice Landucci e a tutta la sfilza di collaboratori, si arriva a una ventina di milioni di euro.
Non che Allegri abbia fallito dal punto di vista sportivo e soprattutto economico, anzi. Nel 2021-22 ha centrato la qualificazione in Champions, nel 2022-23 avrebbe chiuso al quarto posto senza la penalizzazione e la successiva squalifica dalle coppe. Quest’anno è vicinissimo a centrare l’obiettivo “minimo” del ritorno nella coppa più prestigiosa. Ma c’è la voce “zero gioco” che fa storcere il naso a dirigenza e tifosi e che potrebbe diventare la causa di una possibile rottura tra tecnico e società.