La Juventus si prepara ad affrontare il derby della Mole alla caccia del secondo successo consecutivo in campionato che potrebbe significare rinascita.
Una stagione difficile e che per un momento ha visto i bianconeri essere in lizza per la vittoria del titolo prima del crollo fisico-emotivo arrivato da Juventus-Empoli in poi.
Nel corso di questi mesi si è andati alla ricerca di un capro espiatorio – Allegri il primo sulla lista – per spiegare la capitolazione sportiva arrivata nella Torino bianconera, anche se le sensazioni sono che a differenza dell’Inter, la Vecchia Signora stava girando da tanto tempo a pieno regime ed è bastato un piccolo ostacolo per far saltare tutti gli equilibri.
D’altronde lo scontro diretto con la capolista ha testimoniato che nonostante il percorso di crescita sia ben avviato e dalle grandi prospettive, il gap da colmare è ancora grande e servirà tanto tempo.
Concentrato, umile e ben cosciente della situazione, intervistato da TuttoSport, il difensore bianconero Federico Gatti si è aperto a 360° parlando del momento Juve, del passato e del suo allenatore Massimiliano Allegri.
Papà granata da sempre ma da quando il suo ragazzo indossa la maglia dei rivali di sempre “non manca mai ad una partita, si sta avvicinando al mondo Juve anche se per lui non è semplice, sono sicuro che tiferà per me”.
Poi parla del passato e di come sia arrivato a giocare per una squadra così importante.
“Sono stati anni bellissimi soprattutto in eccellenza col Verbania, era un’altra vita e mi manca molto in alcuni momenti”.
Il percorso di Federico Gatti infatti, l’ha portato a raggiungere il massimo livello del nostro calcio passando molti anni fra i dilettanti dove ha avuto modo di formarsi non solo come calciatore ma anche come persona. Una volta arrivato in maglia bianconera si è subito imposto segnando tanti gol da difensore centrale, aspetto non troppo comune.
“I gol non mi interessano, voglio solo aiutare la squadra, non guardo i miei numeri. Sono il difensore con il più alto numero di gol in Europa? L’importante è la Juve e la vittoria. Qui ora ogni buon risultato viene vissuto come una boccata di aria fresca”.
Le voci attorno a Massimiliano Allegri dopo la lettera di John Elkann si fanno insistenti, con l’allenatore toscano sempre più lontano dalla panchina della Vecchia Signora l’anno prossimo.
“Il mister cura ogni particolare, ha un rapporto umano eccezionale con tutto lo spogliatoio e dà sempre il massimo. Poi a prendere le decisioni saranno i manager e la proprietà, noi pensiamo al derby e siamo pronti a giocare”.
This post was last modified on 12 Aprile 2024 - 18:52