Il rigore dato e poi revocato alla Juve divide le opinioni dei quotidiani sportivi. Dubbi sulla decisione di Massa: ecco le analisi sull’arbitraggio.
Continuano i dubbi sul rigore assegnato e poi revocato dall’arbitro Massa nella gara di ieri tra Juve e Lazio. Al 14′, ancora sul punteggio di 0-0, i bianconeri hanno protestato per la decisione del direttore di gara dopo aver rivisto l’episodio al VAR. La Juve, però, è riuscita a imporsi sui biancocelesti nella ripresa grazie alle reti di Chiesa e di Vlahovic che hanno dato un ottimo vantaggio alla propria squadra in vista della sfida di ritorno. Il 23 aprile allo stadio Olimpico la Juve proverà a difendere il risultato accedendo alla finale che verrà giocata contro una tra Fiorentina e Atalanta.
Dubbi sul rigore non dato alla Juve: i quotidiani si dividono
L’intervento di Vecino su Cambiaso ha fatto nascere molti dubbi dividendo l’opinione dei tifosi ma anche dei quotidiani sportivi. Il rigore prima concesso e poi revocato alla Juve non è stato interpretato allo stesso modo. Secondo il Corriere dello Sport l’episodio è al limite perché resta da chiarire se il colpo di testa del difensore laziale sia stata una deviazione oppure una giocata. Nel complesso, l’arbitraggio viene promosso con un 6 e si ritiene che Massa non abbia commesso particolari errori.
Contraria, invece, la valutazione di TuttoSport e della Gazzetta dello Sport. Per il primo, il rigore doveva essere concesso perché il colpo di testa di Patric è da considerarsi una giocata, dato che il difensore della Lazio aveva una visuale chiara e il pallone arrivava da lontano. Similmente anche la Gazzetta: visione pulita da parte di Patric, colpo di testa fatto in libertà e con il pallone che cambia completamente la direzione.
Insomma, questo episodio di è rivelato davvero difficile da inquadrare. Anche l’opinionista arbitrale di Sportmediaset Graziano Cesari, infatti, ha espresso ieri nel post-gara una posizione differente, considerando corretta senza alcun dubbio la decisione dell’arbitro Massa,