Le ultime dichiarazioni di Allegri alla stampa stanno facendo discutere. Bisogna ricordarsi, però, che la stagione è ancora molto lunga.
Il termine crisi – per il momento della Juventus – non va più bene. Bisogna parlare, infatti, di crisi profonda. Una vittoria nelle ultime otto partite con sette punti conquistati: un bottino da retrocessione. E non è un modo di dire: in questo lasso di tempo solo Sassuolo, Salernitana e Frosinone hanno fatto peggio della Vecchia Signora.
Allora, per rispetto dei tifosi che sostengono sempre la squadra, c’è bisogno di un altro tipo di comunicazione. I ragazzi, inevitabilmente, sono in grande difficoltà e, a mio modo di vedere, alcune uscite di Allegri con la stampa non aiutano.
Allegri sta sbagliando molte dichiarazioni
Anche il battibecco avuto con il giornalista di Sky Gianfranco Teotino manifesta grande confusione. A fine partita, infatti, ha posto al tecnico bianconero una domanda più che lecita (sette punti nelle ultime otto giornate ndr). E Allegri ha risposto: “Mi faccia una domanda più intelligente e le risponderò. Io faccio l’allenatore e non giudico il lavoro dei giornalisti. E così dovreste fare voi: non dovete capire ma fare domande”.
Con questa risposta, però, Max ha giudicato eccome il lavoro del giornalista. Ripeto: visto che la Juventus – la squadra più titolata d’Italia – sta avendo un rendimento così poco proficuo, la domanda è più che lecita. “Mi faccia una domanda più intelligente“: no, i tifosi non si meritano questo.
Detto ciò, comunque, la Juventus ha ancora una lunga stagione da giocare. Il calendario sarà molto ostico da qui alla fine: Lazio, Fiorentina, Torino, Cagliari, Milan, Roma, Salernitana, Bologna e Monza. Allegri, allora, in questa sosta dovrà fare mente locale e recuperare energie. Come dice sempre lui, infatti, l’obiettivo primario è la qualificazione alla Champions League. Questa squadra, prima di questi ultimi due mesi, ha dimostrato a tutti di poter essere forte mentalmente. E allora serve il massimo impegno e sostegno di tutti, per il bene della Juventus, che rimane la cosa più importante.