Le parole di Massimiliano Allegri dopo il pareggio con l’Atalanta di domenica scorsa hanno fatto discutere. E c’è chi non le ha mandate affatto a dire al tecnico bianconero.
Una Juve bifronte, quella che sta disputando il Campionato di quest’anno. Ad un inizio di stagione di quasi assoluto dominio, ora segue un lento e inesorabile declino che è già costato ai Bianconeri il secondo posto in classifica.
Un calo di rendimento che nessuno si sarebbe aspettato, vista la serrata lotta a due che sin da agosto si stava compiendo per il vertice – che ora è inevitabilmente nelle mani dell’Inter. E a preoccupare la Vecchia Signora, adesso, ci sta pensando il Milan, che con la vittoria di ‘corto muso’ sull’Empoli ha guadagnato un vantaggio di un punto.
Dell’ultimo match disputato dalla Juve, non ha fatto discutere tanto il risultato quanto le parole del tecnico Massimiliano Allegri, rimaste indigeste a tifosi e non. Una sorta di ‘manifesto anti-juventinità’ che non è passato inosservato neppure a chi la Juve l’ha vissuta sulla propria pelle.
Juve: la risposta alle parole di Allegri che hanno fatto discutere
“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. La frase coniata dal mito bianconero Giampiero Boniperti risulta oggi più che mai l’imperativo categorico da cui la Juve deve ripartire, dopo il periodo negativo da cui sembra non riuscire più a rialzarsi.
I tifosi bianconeri la conoscono bene e non perdono occasione per ripeterla e ricordarla. E, con loro, ne fanno onore ogni giorno anche tutte le vecchie glorie che hanno reso onore alla maglia bianconera, fra cui compare anche Fabrizio Ravanelli, ex attaccante di quella formazione che nel 1996 ha portato a Torino la seconda Champions League.
‘Penna Bianca’, ospite di TvPlay, ha commentato le dichiarazioni di Allegri così:
Allegri, secondo me, nella comunicazione è uno dei migliori. Penso, però, che anche lui possa sbagliare una dichiarazione. Ieri dopo la partita contro l’Atalanta poteva evitare di dire che la Juve avesse preso un punto sul Bologna quarto. Secondo me l’allenatore della Juve deve sempre dire che la squadra scende in campo per vincere.
Buon DNA bianconero non mente. E proprio per questo, ha parlato anche dell’importanza del secondo posto per i Bianconeri in vista della prossima Supercoppa Italiana. Posizione a cui possono e devono ambire come obiettivo stagionale, una volta ritrovata la serenità perduta dopo il match contro l’Inter.
Un cammino che sembra essere tutto in salita, viste le importanti partite che mancano sino a maggio. Ma per cui la Juve dovrà tirare fuori quella grinta e quella fame che, a inizio stagione, l’avevano riportata sul tetto d’Italia dopo anni di assenza.