Manuel Locatelli non passa inosservato in campo. Il giudizio dell’opinionista sul centrocampista è estremamente negativo.
La Juventus sta attraversando un momentaccio. Momentaccio che ormai dura da sette partite, dopo che tutto era iniziato con il pareggio interno contro l’Empoli. Fino a quella sera non era mai stata una super Juve, ma i risultati arrivavano con costanza. Ora invece la solidità difensiva di Madama si è sciolta, lasciando spazio alle scorribande dei reparti offensivi della Serie A. Inoltre, anche quando la Vecchia Signora crea tanto, non riesce a concretizzare ciò che potrebbe regalarle i tre punti. Così il Milan ha operato l’operazione sorpasso, raccogliendo l’eredità del secondo posto.
È chiaro che le responsabilità di questa difficile seconda parte di stagione siano da dividere all’interno del gruppo e dello staff tecnico. Da un lato i tifosi bianconeri chiedono la testa di Allegri e ripetizione, mentre dall’altro il tasso tecnico della squadra si è riscoperto inferiore alle aspettative. Per lo meno questo è quello che dice il campo, sia in panchina che sul terreno di gioco. Inoltre Riccardo Trevisani ha aperto un’analisi in cui fa coincidere le due cose, guardando in particolare a Manuel Locatelli. Infatti l’opinionista ha definito l’acquisto dell’ex Sassuolo un “errore clamoroso” sulle frequenze di Pressing, spartendo le colpe tra gli attori protagonisti.
Non è un segreto che la Juventus degli ultimi anni e Riccardo Trevisani non si amino, soprattutto nell’Allegri bis. Inoltre l’opinionista e telecronista Mediaset ha rilanciato le sue critiche parlando dell’acquisto e del rendimento di Manuel Locatelli. Trevisani ha detto: “Qualcuno ha scelto Locatelli per 38 milioni di euro. È stata una decisione presa dalla dirigenza e dall’allenatore che si è rivelata un errore clamoroso. All’epoca valeva 38 milioni ed ora ne vale 20”. Tralasciando la discussione sul valore di mercato, che lascia il tempo che trova, è chiaro che il centrocampista Azzurro stia vivendo un periodo di involuzione.
Involuzione dettata anche dalla posizione in cui gioca, soprattutto perché gode di altre qualità. In particolare si nota come Locatelli faccia delle buone prestazioni, come con il Napoli, e subito dopo altre decisamente negative, come con l’Atalanta. Quindi deduciamo che il centrocampista, come del resto la squadra, non è sicura mentalmente. Tant’è che Trevisani ha chiuso così: “Dall’altra parte Koopmeiners è valutato 50 milioni. Sai chi è il responsabile: l’allenatore”. Alla fine si torna sempre al fulcro di tutta la diatriba: Allegri in o Allegri out. È chiaro che il secondo capitolo livornese non abbia portato i suoi frutti a Torino: la Juve lo sa e a fine stagione comunicherà le proprie decisioni.
Il discorso del valore di mercato lascia sempre il tempo che trova. È chiaro che il valore di un giocatore ed il prezzo a cui viene acquistato siano due cose completamente diverse. Però nel caso di Locatelli si nota come sia meno decisivo rispetto ai tempi del Sassuolo o a quelli di Euro 2020. Quindi la domanda sorge spontanea: perché? Le opzioni più razionali sono due: la posizione in campo ed i principi di gioco. È chiaro che fare la diga davanti alla difesa non ti permette di incidere in zona gol, però il problema sembra essere un altro. Infatti è la continuità di prestazione che manca, positiva in fase difensiva o negativa che sia. Il ché ci porta da un’altra parte: questa Juve non sa dove sbattere la testa.
This post was last modified on 11 Marzo 2024 - 19:49