Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa. Il campionato non è finito, tra Juventus e Inter può succedere di tutto.
Uno dei pregi più significativi del calcio è proprio la sua imprevedibilità. Se è vero che l’Inter è stata fin da subito individuata come principale vincitrice del campionato, è anche vero che a settembre un distacco del genere non era ipotizzabile. E, in realtà, non lo era neanche un mese fa.
La Juventus, fino alla gara contro l’Empoli, non aveva commesso alcun errore. Seguiva l’Inter col fiato sul collo. Prima o poi una delle due sarebbe crollata, e a farlo sono stati proprio i bianconeri. Due pareggi e due sconfitte nelle ultime quattro gare, che per una squadra come la Juventus significa passare da un piccolissimo distacco a un grande gap che separa i bianconeri dal primo posto.
Tanta è l’amarezza negli occhi dei tifosi bianconeri, che sono a digiuno di titoli da tanto, troppo tempo. Alla Juve manca un trofeo nel suo palmares dal 2021, anno in cui vinse la Coppa Italia con Andrea Pirlo. Adesso, le ultime disastrose prestazioni hanno fatto entrare i ragazzi di Massimiliano Allegri in una spirale di risultati negativi che non sembrano avere fine.
Ma Inzaghi è consapevole che nel calcio tutto può succedere, e così presta attenzione a non cantar vittoria troppo presto.
La lotta scudetto non è finita. Inzaghi ne è consapevole perché nel calcio può succedere tutto e il contrario di tutto. Basti pensare al Milan, che avrebbe potuto sorpassare la Juventus e invece è caduto in modo rovinoso a Monza. Adesso le tre attrici principali per la corsa scudetto sembrano essere proprio Inter, Juve, e Milan. La distanza che però separa la prima dalla seconda è notevole.
Queste le parole di Simone Inzaghi, nella conferenza stampa che precede il match di Champions League di domani contro l’Atletico Madrid:
“Noi guardiamo solo noi stessi, sapendo che mancano 14 partite alla fine, un’enormità. Abbiamo visto cosa è successo dal 20 gennaio, siamo partiti per Riad ed eravamo a meno 1. Ora c’è un discreto vantaggio ma bisognerà essere concentrati anche quando dormiamo. Da giocatore ho vinto uno scudetto che sembrava perso. I miei compagni l’anno prima ne persero uno che sembrava vinto. Sappiamo che abbiamo tanta strada davanti a noi”.
Inzaghi, dunque, frena gli entusiasmi. Nonostante Juventus e Inter siano separate da ben 9 punti, con un match in meno che i nerazzurri non disputarono causa Supercoppa, è presto per cantare vittoria. Così come Allegri si era sempre allontanato dalle voci che ipotizzavano lo scudetto per i bianconeri, anche Inzaghi si tutela.
Nonostante l’opinione pubblica ormai abbia dato per scontata la vittoria dei nerazzurri, il campionato è ancora lungo, e il cambio di rotta effettuato dalla Juventus testimonia proprio quanto il calcio possa essere imprevedibile. Intanto, però, l’Inter è la favorita per eccellenza. Scaramanzia, quella di Inzaghi, o paura di poter subire un crollo come accaduto ai bianconeri?