Un ex bandiera della Juve esce allo scoperto, ecco come avremmo potuto vincere altri trofei
Una bandiera della Juventus, o per meglio dire una colonna portante, cuore pulsante e immagine del club in questi anni. Gianluigi Buffon forse la potremmo definire addirittura una divinità in casa Juve, un vero e proprio elemento chiave, fondamentale in tutto e per tutto. Immagine insieme al suo amico Alex Del Piero della rinascita post calciopoli, poi stacanovista e conservatore dei valori bianconeri insieme a Giorgio Chiellini e infine grande bandiera ed esempio di professionalità come Marchisio.
Giovanissimo, nel 95′ inizia la sua carriera a Parma, poi il trasferimento che gli valse la consacrazione nel calcio italiano, quello alla Juventus dal 2001 al 2018 ha difeso i pali bianconeri, affermandosi come uno dei portieri più forte della storia del calcio italiano e non solo. Tantissimi scudetti, qualche rimpianto sicuramente per qualche trofeo soffiatogli sotto al naso in più di un’occasione, e probabilmente la sensazione a distanza di anni di poter dare di più.
D’altronde i campioni sono così, insoddisfatti e alla continua ricerca di certezze, che poi Buffon ha ricercato anche oltre Torino, prima a Parigi e i suoi anni al PSG, e poi la nuova sfida al Parma in età nettamente più matura. Un esempio per tutti i giovani, di costanza, determinazione e professionalità.
“Ecco cosa mancava alla Juve per vincere altri scudetti”, la rivelazione di Buffon
Al programma su Youtube, BSMT, il campione del mondo, si è lasciato andare al racconto della sua ultima parte di carriera, ma soprattutto di come si sarebbe potuta evitare la fine del dominio bianconero. Ecco cosa ha dichiarato:
“Ricordi di quando passai dal Parma alla Juventus, un sogno, sembrava di star facendo un viaggio verso Marte. Sono stati anni bellissimi e ricchi di soddisfazioni. Alla Juve pensavo fossimo campioni del mondo, ce la giocavamo contro chiunque in Italia, e vincevamo ogni singola partita. Tuttavia poi decisi di vivere una nuova sfida e passai al PSG, lì ho visto tutti quei giocatori insieme. Da Mbappè a Verratti che già conoscevo, passando per Thiago Silva… Con loro a Torino avremmo vinto quattro Champions League“.
Sulle finali di Champions in bianconero: “Non è mai stato un problema per me, vincere o perdere ti insegna sempre qualcosa. Per noi è stato sempre uno stimolo per battermi ogni anno per qualcosa di estremamente grande. Se poi devo fare un discorso generale che tocchi il mondo Juve, compagni e dirigenti, mi è dispiaciuto tanto per loro.”