Se in campo non ci sono stati episodi arbitrali controversi o screzi fra i giocatori durante tutto l’arco della partita, non si può dire sia accaduto lo stesso fuori dallo stadio. Violenze e aggressioni dei tifosi nerazzurri hanno causato non pochi disagi.
La grande notizia di Inter-Juventus è stata la mancanza di polemica. Siamo in Italia, dove l’arbitro è sempre uno dei protagonisti dei match, eppure, non ci sono state discussioni. Qualche dubbio sull’intervento di Danilo e poco altro. Complice di questa impensabile calma piatta, il comportamento dei giocatori sul terreno di gioco. Nonostante la posta in gioco fosse altissima, sono stati molti, gli esempi di fair play e buona condotta.
Come purtroppo accade, la maggior parte delle volte in questi big match, i tifosi si spingono sempre oltre il limite. È successo ancora. Ma se da una parte non si registrano danni alle persone o feriti trasportati in ospedale, dall’altra ci si domanda come sia possibile che ancora oggi non si riesca a festeggiare la vittoria della propria squadra senza fare disastri e coinvolgere le forze dell’ordine.
Ecco il bilancio finale di questi disordini. Due arresti – un 22enne e un 24enne – 48 invece sono i tifosi nerazzurri denunciati per le violenze contro le forze dell’ordine e per i danni causati ai mezzi di trasporto.
La paura è scaturita soprattutto dopo la mezzanotte, come spiega La Gazzetta dello Sport, con il lancio di diverse bombe carta ed esplosivi di vario tipo contro i vari pullman di tifosi bianconeri, intenti a lasciare la zona dello stadio. Questi supporters del Biscione, se così li possiamo definire, hanno pensato di festeggiare usando la violenza.
Come è giusto sottolineare, la maggior parte dei tifosi nerazzurri non ha intralciato il lavoro della Polizia, consentendo un rapido deflusso una volta terminato il derby. Ma per quanto molti di loro siano stati d’aiuto, altri non la pensavano allo stesso modo. Le aggressioni, secondo le testimonianze, si sarebbero scatenate non solo contro i tifosi bianconeri ma anche verso gli agenti presenti sul posto ed ai loro veicoli.
Immediatamente si è proceduto con il trasporto in Questura di 50 aggressori, che poi più tardi sarebbero stati puniti dal questore di Milano – Giuseppe Petronzi – con un Daspo più che meritato. Ancora una volta questi episodi incresciosi fanno da cornice. Ora più che mai, dobbiamo unirci tutti per fare in modo che questi avvenimenti rimangano solo spiacevoli ricordi e non rientrino più fra le opzioni di sfogo comunque vadano le partite.
This post was last modified on 6 Febbraio 2024 - 09:38