Questa sera la Serie A potrebbe essere investita dalle forti dichiarazioni di un arbitro dell’AIA ancora in attività. Il direttore di gara è pronto a denunciare delle anomalie all’interno del sistema arbitrale.
In questa stagione, i club di Serie A sono continuamente irritati per l’arbitraggio di certi arbitri in alcune partite. Mai come in questa stagione, ogni weekend è contrassegnato da innumerevoli polemiche ed episodi piuttosto gravi, che vanno ovviamente ad intaccare sui match.
In più occasioni, sono arrivate prese di posizione dure da parte dei membri delle società verso gli arbitri e l’AIA a causa dei reiterati errori. Questa sera alla trasmissione Le Iene, un arbitro di Serie A in attività è pronto a rivelare delle clamorose anomalie nel sistema arbitrale. Queste dichiarazioni potrebbero sconvolgere l’intero campionato.
L’intera Serie A sta per essere investita pesantemente dalle dichiarazioni shock di un arbitro in attività nel campionato. I numerosi errori commessi dai direttori di gara, e le mancate sanzioni da parte dell’AIA, hanno creato un grande malumore da parte dei club verso gli arbitri. Questa sera a Le Iene, un arbitro in attività è pronto a svelare dei clamorosi retroscena che decreterebbero delle anomalie proprio all’interno dell’associazione italiana arbitri. Ovviamente l’arbitro parlerà in forma anonima, come affermato da lui stesso nel corso dell’intervista concessa a Le Iene: “Sono ancora in attività. Ci sarebbero ripercussioni negative nei miei confronti da parte dei vertici dell’Associazione italiana arbitri, che danneggerebbero pesantemente la mia carriera”.
L’arbitro in questione si è espresso sui motivi dei tanti errori commessi in questa stagione dai direttori di gara e dal VAR: “Quest’anno ci sono stati tantissimi errori degli arbitri in campo e al Var che sono davvero inspiegabili, soprattutto per noi che siamo degli addetti ai lavori. Se hai delle immagini chiare davanti agli occhi e hai la possibilità di rivedere l’episodio con tante telecamere a disposizione come fai a non accorgerti dell’errore commesso dall’arbitro in campo? Ad esempio, in degli episodi accaduti durante Juventus-Bologna, Genoa-Milan ed Inter-Verona, inspiegabilmente, non ha sbagliato solo l’arbitro in campo, ma anche il Var che, nonostante immagini chiare, ha deciso di perseverare nell’errore commesso”.
Si è poi passato al tema AIA e Can, dove l’arbitro in questione ha svelato dei retroscena che hanno del clamoroso e che rischiano di falsare il campionato: “Da come viene valutato un arbitro dipende il fatto che questo continui ad arbitrare o meno. Se le valutazioni dipendono da dinamiche politiche, allora in questo modo c’è il rischio che si falsino i campionati. Molti di noi hanno la forte sensazione che non sempre le valutazioni dipendano esclusivamente dalle nostre prestazioni durante le partite. Voglio segnalare quelle che per me e per altri arbitri sono delle gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia. Secondo noi, condizionano il buon andamento dei campionati di calcio di serie A e di serie B. Si ha la sensazione che alcuni arbitri siano protetti e tutelati su alcuni episodi controversi. Ci sono arbitri più protetti e meno chiamati al Var“.
Durante il suo intervento, questo direttore di gara ha svelato che alcuni arbitri stanno già ricorrendo alle vie legali: “Ci sono almeno cinque, tra arbitri e assistenti di serie A e B, che stanno ricorrendo alle vie legali per denunciare l’Associazione Italiana Arbitri per quelle che riteniamo gravi irregolarità. C’è chi sbaglia e continua ad arbitrare il turno dopo come niente fosse. C’è chi invece viene fermato, e ciò colpisce l’arbitro dal punto di vista economico, ma anche della carriera. Caso vuole che tutte le persone che si sentono penalizzate non vengano ritenute vicine allo schieramento che sostiene la prossima probabile candidatura di un certo gruppo del mondo arbitrale e che adesso occupa i ruoli di vertice. Il problema è che se ci sono arbitri che non sbagliano e vengono sanzionati e arbitri che sbagliano e sono protetti e vengono salvati questa cosa chiaramente non funziona”.
L’arbitro in questione, si è poi espresso su alcuni episodi specifici, e alcuni di questi riguardano principalmente la Juventus: “C’è una chiara manata di Gatti nei confronti di Djuric. In questo caso si configura una condotta violenta che comporta l’espulsione del difendente. Qui il Var non è intervenuto. Da protocollo sarebbe dovuto intervenire e far rivedere l’episodio all’arbitro e far chiaramente sanzionare Gatti con l’espulsione. Anche qui non si capisce quale sia il criterio in base al quale non sia intervenuto il Var, perché le immagini sono chiare. Non me lo spiego”.
Si è poi parlato di episodi che in quello stesso match sono andati contro la Juventus: “Sempre nella stessa gara si verifica un’altra situazione, dove c’è una rete annullata alla Juventus. Il Var decide di intervenire perché è valutato come scorretto l’intervento che opera Kean nei confronti di Faraoni. Gli arbitri di campo decidono che l’azione è regolare e il gol viene convalidato. Qual è il criterio per cui in questo caso interviene il Var? E nel caso precedente, in cui c’è una vera e propria condotta violenta da parte di Gatti il Var non è intervenuto?”.
Infine si è parlato del gol di Rabiot contro la Roma, valutato regolare ma ai limiti del fuorigioco: “Il Var ha scelto il frame del primo momento in cui il piede di Vlaovic tocca il pallone. Dopo il primo contatto con il pallone però la gamba di Vlahovic compie un movimento. È solo in questa posizione finale che il pallone si stacca dal suo piede. In questo spazio temporale cambia tutto lo scenario per la determinazione geografica del fuorigioco. Ci chiediamo: come mai è stato scelto il frame che il Var che ha mostrato in tv, piuttosto che il primo frame che a rigor di logica sembrerebbe quello corretto? Molti di noi ancora oggi si chiedono quale fosse il frame corretto da utilizzare per determinare il fuorigioco e nessuno della commissione arbitri ce l’ha ancora spiegato”.