La Juventus batte il Lecce, con questi 3 punti Allegri batte un record e arriva sul podio dei migliori in Serie A.
La Juventus vince a Lecce con un netto 3-0 e supera momentaneamente l’Inter di una lunghezza in attesa che i nerazzurri recuperino la 21esima giornata nel big match contro l’Atalanta il 28 febbraio.
Tre punti che pesano e che mettono pressione alla squadra di Inzaghi non soltanto perché questa sera dovranno affrontare il Napoli nella Supercoppa Italiana ma anche in ottica lotta scudetto, visto che è ormai bagarre tra Juve e Inter.
Bravo Vlahovic, formato bomber, che finalmente si prende la Juventus a suon di gol e ottime prestazioni. Il crescendo del serbo aveva fatto ben augurare che ci potessero essere più reti in breve tempo, ma l’attaccante non sembrava si riuscisse a sbloccare.
Con la partita di ieri, invece, ha raggiunto quota 11 gol e 2 assist totali, superando il rendimento della passata stagione. Un dato promettente se si pensa che ci sono ancora quattro mesi davanti e la possibilità di arrivare anche fino in fondo alla Coppa Italia.
La doppietta di Vlahovic ha messo in cassaforte il risultato in meno di 10 minuti risolvendo un match che fino a quel momento non aveva regalato grandi occasioni per i bianconeri. Passivo per i giallorossi che è aumentato quando è arrivato anche il gol di Bremer.
Allegri da record, 300 vittorie in Serie A
Così la Juventus conquista il suo 18esimo risultato utile consecutivo: merito di Allegri, alla sua 300esima vittoria in Serie A e un podio che condivide con Trapattoni e Rocco, capace di amalgamare un gruppo che ormai è totalmente coeso e che gioca non soltanto con maggiore armonia ma che si diverte anche.
Simbolo di una certa unione la seconda rete, quasi certamente di McKennie ma rubata all’ultimo centimetro da Vlahovic: il serbo segna ed esulta ma poi chiede scusa al compagno che non mostra particolare fastidio per l’episodio.
Con la vittoria sul Lecce il tecnico toscano è a quota 200 con la Juventus, numeri che parlano chiaro e che evidenziano non soltanto una mentalità vincente ma anche una capacità di improntare le proprie squadre per permettergli di dare il massimo.
La scorsa stagione, tra processi e penalizzazioni, l’allenatore bianconero non era stato facilitato ma quest’anno ha catechizzato i suoi in piena regola lanciandoli verso la conquista di uno scudetto che manca ormai da anni.