Stangata dopo Salernitana-Juventus: proteste veementi nei confronti dell’arbitro, lunga squalifica per lui.
La Juventus ha vinto allo scadere grazie ad un terzo tempo di Dusan Vlahovic da cestista più che da centravanti vero. Un gol bellissimo dall’importanza immensa che certifica le ambizioni scudetto della Vecchia Signora. La squadra di casa era passata in vantaggio grazie al gol di Giulio Maggiore, poi espulso nel secondo tempo. A pareggiare i conti ci ha pensato Iling-Junior, sempre più protagonista nel gioco di Allegri dopo essersi ripreso un posto in questa Juve.
Tre punti fondamentali per Allegri che vede sempre più distante il terzo posto e più vicina la prima posizione con l’Inter di Simone Inzaghi perennemente col fiato sul collo. La squadra bianconera chiude la prima parte di stagione a 46 punti ed un ottimo secondo posto con la speranza di concludere la seconda parte con un tricolore cucito sul petto che manca da ormai troppo tempo.
La trasferta a Salerno, però, non si è conclusa al triplice fischio finale a causa di alcune proteste prolungatesi fino all’ingresso e all’interno stesso degli spogliatoi. Un fatto agghiacciante che ha condannato il protagonista di giornata ad una squalifica lunga fino all’11 febbraio.
La lunga squalifica, il protagonista e i dettagli dell’accaduto
Un fatto molto grave che è stato risolto con una punizione esemplare affinchè non venga più replicato un comportamento del genere, ingiustificabile, che ha macchiato l’ottima partita che ha offerto la Salernitana. Una modalità di affrontare anche un evento come un’ingiustizia, qualora ci sia, completamente inaccettabile che può gravare soltanto sulla realtà granata stessa. Una squadra con l’obiettivo di salvarsi non può, di certo, vivere in una situazione di grande nervosismo come quello mostrato durante il finale di Salernitana-Juventus.
L’artefice di questa triste quanto vergognosa azione è stato un preparatore della Salernitana, membro dello staff dell’allenatore Filippo Inzaghi: Vincenzo Laurino. Quest’ultimo ha ricevuto questa lunga squalifica (fino all’11 febbraio) per avere assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti del Direttore di gara.
A fine partita, infatti, si è reso protagonista nel rettangolo di gioco, nonostante non fosse inserito in distinta, di proteste e critiche accese sfociate quasi alla violenza. Il soggetto in questione ha contestato, rivolgendo una critica irrispettosa, l’operato arbitrale durante il percorso verso il tunnel che adduceva agli spogliatoi seguendo l’arbitro e cercando ripetutamente il contatto fisico che non è avvenuto soltanto per l’intervento di alcuni dirigenti della propria squadra.