La parola fine ad un capitolo triste e difficile del calcio italiano sembra essere stata oggi messa. L’Inter gioisce, mentre la Juve deve fare i conti con la propria scelta.
Le due eterne rivali, Juve e Inter. Lo sono state sempre sul campo, ma per anni lo sono state anche in altre sedi. Dove solo ora, appunto, pare sia possibile mettere un punto.
Correva la stagione 2005/2006, quella in cui i Bianconeri, in testa alla classifica di Serie A, perdevano lo scudetto che veniva così assegnato ai Nerazzurri, secondi nel campionato. Non solo la perdita del trofeo, ma anche la retrocessione, dalle cui ceneri la Vecchia Signora si è dovuta rialzare negli anni successivi.
E nonostante, di tempo, ne sia passato parecchio – e tanti nuovi trofei sono stati messi in bacheca da entrambe le società – solo oggi pare si possa definire archiviata una pratica. E davanti alla pronuncia del Consiglio di Stato, i tifosi bianconeri non possono esultare.
L’inizio scoppiettante della Juve, che tanto ha fatto divertire ed emozionare tutto il suo popolo, oggi trova una piccola, grande interruzione.
La causa? L’ufficialità della parola ‘fine’ posta dal Consiglio di Stato sui ricorsi presentati dai Bianconeri sul fronte Calciopoli, dopo la rinuncia della società di Torino all’ultimo ricorso.
Ma riavvolgiamo il nastro. La causa in corso riguardava la richiesta alla FIGC di danni per 443 milioni di euro per l’assegnazione dello scudetto 2005/06 all’Inter. Un iter giudiziario che ha preso avvio nel novembre 2011 e che ha visto la Juventus non demordere neppure dopo le respinte da parte del TAR del Lazio negli anni successivi.
Il ricorso, che ha visto il suo penultimo atto nello scorso ottobre, non si era ancora concluso per quanto riguardava le spese legali. Per cui, invece, la sentenza, è arrivata solo da poco.
Come si legge nella nota ufficiale, Inter e FIGC, a differenza della Juventus, non si sono opposte all’atto di rinuncia. Pertanto:
Il rinunciante deve pagare le spese degli atti di procedura compiuti, salvo che il collegio, avuto riguardo a ogni circostanza, ritenga di compensarle.
E, stando a quanto apposto nella sentenza, il club bianconero è stato condannato a «al pagamento delle spese relative al presente grado di giudizio, che si liquidano in € 5.000,00 a favore di ciascuna delle controparti costituite».
Che sia l’archiviazione definitiva ad una brutta pagina ormai passata e che ha macchiato il nostro calcio? Lo sperano tutti gli appassionati, pronti a vedere le due società italiane duellare ferocemente sul rettangolo di gioco.