L’attaccante di proprietà del Napoli, Giacomo Raspadori, era un obiettivo di mercato della Juventus quando ancora militava nel Sassuolo.
È noto che le strade del calciomercato sono sempre molto varie e che le società più importanti in Italia e in Europa si preparano spesso delle liste di obiettivi molto lunghe per aver molti profili differenti tra cui scegliere.
La Juventus infatti ogni sessione di mercato si interessa a molti calciatori differenti prima di imbastire delle vere e proprie trattative in modo da avere valide alternative qualora un affare andasse in fumo e in modo che ci possano essere comunque ampie valutazioni da parte dello staff tecnico e della dirigenza in base a parametri tecnici o anche economici.
Non è un mistero che negli anni scorsi la Juve avesse cercato a lungo l’attaccante italiano Giacomo Raspadori quando ancora vestiva la maglia del Sassuolo. A quel tempo il centravanti classe 2000 era uno dei migliori giovani talenti del nostro calcio e su di lui hanno posato gli occhi molte big di Serie A come confermato dal calciatore stesso in una recente intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: “Sin da subito essere qui è stato un motivo di orgoglio. Mi avevano cercato Juve, Milan e Inter ma sono felice di giocare nel Napoli, anche per la storia dei calciatori che sono stati qui come Maradona e Juliano”.
Raspadori sarebbe quindi potuto diventare un attaccante della Juve e per i bianconeri sarebbe stato certamente un colpo importante visto che si sta mettendo bene in mostra nel corso delle ultime stagioni con la maglia del Napoli e anche con la Nazionale azzurra, dove è diventato in alcune circostanze anche il numero 10.
Infine l’attaccante della Nazionale Italiana classe 2000 spiega quale fossero i suoi intenti nel momento in cui ha deciso di abbandonare il Sassuolo confermando quindi di puntare ad una società di prestigio che forse sarebbe potuta essere anche la Juve: “Io sono ambizioso e sapevo che Napoli era il luogo giusto dopo il magnifico tempo trascorso al Sassuolo. Avevo bisogno di uscire dalla mia comfort zone, di lottare per uno Scudetto e per delle coppe internazionali. All’inizio è stato strano, ma qui c’è energia, si sente la gioia di vivere e si percepisce una passione per il calcio che è febbre e amore vero, collettivo, quotidiano. Sono felice, qui”.
This post was last modified on 15 Dicembre 2023 - 18:12