Pogba è fermo per squalifica dallo scorso 11 settembre. Il Polpo, positivo al testosterone, avrebbe deciso di patteggiare. La pena rimarrebbe una stangata per il francese
Malgrado l’emergenza, la Juventus si sta lottando lo scudetto fianco a fianco con l’Inter, grande favorita del torneo. I bianconeri stanno tenendo testa ad una squadra superiore sulla carta nonostante le numerose defezioni. Complice anche l’assenza dalle coppe, la Signora sta affrontando questo campionato con la massima serietà, seguendo da cima a fondo le indicazioni di Max Allegri. Il tecnico è finalmente riuscito a dare la propria impronta ed ora sogna in grande. Dopo un inizio di “assestamento”, i bianconeri hanno trovato la quadra e sono imbattuti dal 23 settembre scorso.
L’allenatore ha saputo far fronte anche ad assenze pesanti, specialmente in mediana. Da inizio settembre il centrocampo ha perso lentamente i pezzi e il tecnico toscano si è trovato più volte con le scelte contate. Oltre agli infortuni recenti di Locatelli e Weah, la Juventus ha dovuto affrontare le pesanti assenze che hanno riguardato Fagioli e Pogba. Il primo è stato squalificato ad ottobre per calcio scommesse fino a fine stagione. Squalifica ancor più pesante, invece per il francese, fermato per positività al testosterone. Il Polpo avrebbe assunto l’integratore preso su consiglio di un amico medico a Miami. Il tutto all’insaputa del club bianconero.
Pogba, si va verso il patteggiamento: l’entità della squalifica
In base a quanto affermato dall’edizione odierna di Tuttosport, il numero 10 avrebbe deciso di patteggiare per limitare i danni e ridurre i tempi della squalifica. Lo stop per doping ammonta infatti a quattro anni. Qualora il calciatore riuscisse a dimostrare la non intenzionalità del fatto, la sanzione diminuirebbe al massimo del 50%. In questi casi lo sconto non può infatti essere superiore alla metà della pena. Ora starà al diretto interessato mostrare la propria non volontarietà al procuratore Pierfilippo Laviani.
Pensando positivo, Pogba potrebbe tornare nei campi tra 18-24 mesi. Da valutare quali saranno i provvedimenti presi dalla Juventus a seguito dell’ufficialità della squalifica. Dal suo ritorno avvenuto nel 2022, il francese non è mai riuscito a tornare ai livelli degli anni d’oro in bianconero (tra il 2012 e il 2016). L’esclusione per doping è stata la punta dell’iceberg di un calvario cominciato circa un anno fa. Da agosto 2022 l’ex Manchester United ha totalizzato solamente otto presenze, nessun gol a referto. Una storia che non si è confermata idilliaca come ai tempi di Conte e del primo Allegri, che hanno messo nella vetrina internazionale un calciatore dotato di tecnica sopraffina, di cui rimane solo il ricordo.