In attesa di Juventus-Inter in programma il 26 novembre, è arrivata la decisione ufficiale del pm facendo così chiudere il caso. Di seguito riportato tutto quello che bisogna sapere.
Tanta attesa quella per domenica sera dove la Juventus ospiterà in casa l’Inter prima in classifica. Questa è sempre una delle partite più importanti ed emozionanti in serie A e ora forse ancora di più perché tra le due squadre ci sono solo due punti di distacco ed entrambe vorranno vincere per portare a casa i tre punti.
In questi giorni, è arrivata però la notizia che riguarda l’ultima partita del Derby d’Italia avvenuta in Coppa Italia il 4 aprile, finita 1 a 1 con gol di Cuadrado, giocatore che attualmente gioca nell’Inter e poi con il pareggio nerazzurro al 95 di Lukaku.
Su questa partita si è parlato molto sopratutto perché è stata caratterizzata dalle tante polemiche sugli ululati che riguardavano Lukaku per il caos scoppiato subito dopo il rigore tirato dal giocatore belga e per la sua esultanza ritenuta polemica verso la curva bianconera.
Gli animi accessi non sono stati riscontrati solo tra i tifosi delle due squadre, ma anche tra i giocatori in campo che hanno concluso la partita con una maxi-rissa e che ha visto anche l’espulsione dei giocatori come Cuadrado, Lukaku e Handanovic.
La decisione del pubblico ministero sugli ululati razzisti a Lukaku in Juventus-Inter
In attesa che il campionato di Serie A ricominci dopo la pausa della nazionale, è arrivata, proprio nella settimana del derby d’Italia, la decisione definitiva del pubblico ministero. Qui di seguito è stata riportata.
Il pm Davide Pretti ha chiesto e successivamente ottenuto l’archiviazione del caso per infondatezza della notizia di reato. Sono stati, quindi, assolti i tifosi coinvolti in questa vicenda che, ricordiamo, erano stati daspati e non potevano più entrare nello stadio. Dopo questa decisione, quindi, i legali dei tifosi hanno chiesto immediatamente l’annullamento della Daspo.
Inoltre, è stato chiuso anche il fascicolo da parte della Procura di Torino per i 144 tifosi bianconeri coinvolti, in quanto è stata riscontrata nessuna ipotesi di reato.
Per i pm quindi la discriminazione razziale ci fu, ma è da ritenersi di tenue entità. Questo perché la condotta razzista è stata tenuta da una moltitudine di persone che si sono influenzate l’una con l’altra, per un tempo non significativo e per evidenti ragioni di rivalità sportiva. Il caso legato a quell’episodio, ad ogni modo, è dichiarato chiuso.