Furto maglia Vialli, cos'è successo (LaPresse - Spazioj.it)
Vialli è rimasto nel cuore dei tifosi. Per questo l’ultimo episodio ha lasciato sgomenti tutti: il furto ha già fatto il giro del web.
Gianluca Vialli manca ai familiari, a tutto il mondo del calcio e più in generale ad ogni appassionato di sport ormai da quasi un anno. In quel dannato, e tragico, 6 gennaio 2023 la vita se l’è portato via dopo una lunga malattia: Vialli, ormai da anni, aveva un tumore al pancreas che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
L’ex centravanti della Nazionale, con il solito spirito che lo contraddistingueva anche dentro al rettangolo di gioco, ci ha provato in tutti i modi a sfuggire dalla morsa di quell’ospite indesiderato, ma purtroppo alla fine non ce l’ha fatta.
La scomparsa di Vialli ha suscitato un alone di commozione che ha investito praticamente tutto lo stivale. Il numero 9 si era fatto apprezzare in diverse piazze: nella sua Cremonese, dove aveva iniziato la carriera; a Genova, in maglia Samp, dove ha costruito la sua reputazione di centravanti tra i più forti del mondo; alla Juventus, con cui ha vinto la tanto agognata – sia per lui che per il club – Champions League nel 1996. Ma Vialli ha fatto scuola anche Oltremanica, diventando in pochissimo tempo un idolo anche per i tifosi del Chelsea.
Per questo l’episodio di qualche giorno fa, con la sua maglietta rubata in una nota trattoria di Cremona, ha lasciato sgomenti tutti. In primis, il proprietario del ristorante.
Negli ultimi giorni ha fatto molto scalpore la notizia del furto di una vecchia maglia di Gianluca Vialli all’interno di una trattoria situata a Cremona. Dell’episodio ha parlato proprio il proprietario del cimelio, nonché titolare del ristorante, Corrado Venturini: “Ho pianto e non ho dormito, quella maglia per me era tutto, me l’aveva regalata Gianluca quando giocava nella Juve e il 17 settembre dell’anno scorso me l’aveva firmata“, ha scritto l’imprenditore cremonese sul suo profilo Facebook.
Poi ha continuato così, provando a spiegare un po’ meglio la dinamica dell’accaduto e confessando di non essersi accorto di quanto successo, almeno nell’immediato: “Non ho idea di chi possa averla presa, probabilmente qualcuno che ha aspettato che mi assentassi qualche istante dal bancone e poi se n’è andato. Io mi sono accorto della sparizione soltanto nel pomeriggio“. Un episodio che fa male e dimostra l’insensibilità di chi ha compiuto il gesto.
