Un ex Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo alla sfida di domani sera tra Fiorentina e Juventus.
Fiorentina-Juventus è una delle partite più sentite d’Italia e la sfida di domani ha infiammato il cuore di tantissimi tifosi ed appassionati di calcio. Un ex allenatore dei Viola, primatista per presenze, ha commentato il match in programma domani sera.
Cesare Prandelli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”. I temi principali della discussione riguardano il ruolo che le due squadre stanno ricoprendo in questo campionato: la sfida di domani sera sarà un crocevia, non decisivo, ma fondamentale per la corsa Champions.
I Viola sono partiti davvero forte quest’anno e la vittoria contro il Napoli, allo stadio Maradona, certifica la grinta e l’ambizione che Vincenzo Italiano ha trasmesso ai suoi calciatori. D’altro canto la Juventus presenta qualità e mentalità nonostante un periodo, extracampo, molto complesso.
L’ex allenatore della Nazionale, infatti, ha voluto prendere le difese di Massimiliano Allegri, molto criticato, ma in difficoltà a causa di vicende fuori dal campo che ne hanno condizionato la prestazione e l’immagine della Juventus. Prandelli, infatti, non ha esitato a paragonare l’idea di gioco di Allegri con quella di Trapattoni: semplicemente difensivista.
Fiorentina-Juve: le punte bianconere pronte a fare la differenza
Alla luce di quanto detto, il mister vice-campione d’Europa nel 2012, ha voluto sottolineare quanto il reparto offensivo della Juventus sia pericoloso e veloce. Non a caso, secondo il suo punto di vista, la partita di domani sera verrà caratterizzata dalla direzione di gioco viola e dalle ripartenze della Vecchia Signora.
Su Dusan Vlahovic ha affermato di sentirlo ancora ed è sicuro che arriverà, almeno, ai 20 gol stagionali. Sulla partita, invece, è sicuro che verrà decisa da Nico Gonzalez e dall’attaccante bianconero che lui stesso ha allenato, stelle del match. Attenzione anche a Chiesa che, nonostante dovrà tapparsi le orecchie insieme al serbo, potrà risultare decisivo grazie alle sue giocate. Non dovessero brillare, dalla panchina Kean e Milik, secondo Prandelli, sono pronti a disputare queste tipologie di sfide.