Il giocatore bianconero ha rilasciato un’intervista, parlando del suo arrivo e della sua esperienza alla Juventus.
La Juventus di Massimiliano Allegri è reduce dalla vittoria di corto muso sul Milan di Stefano Pioli: a regalare la vittoria ai bianconeri è stato l’ex Locatelli. La Juventus così si è portata a -2 dall’Inter, attuale capolista, e a -1 dal Milan. I bianconeri, mentre le rivali sono impegnate con le gare europee, sono già al lavoro per preparare la sfida allo Stadium contro il Verona.
Dopo la sconfitta contro il Sassuolo, la Juventus non ha più perso e addirittura non ha più subito gol, merito del lavoro difensivo svolto: uno dei principali protagonisti della fase difensiva bianconera è Bremer.
Bremer fa impazzire i tifosi bianconeri: le sue parole
Gleison Bremer è arrivato alla Juventus nell’estate del 2022, dopo che i bianconeri hanno vinto la battaglia di mercato sull’Inter. Ai microfoni di ESPN, Bremer ha rilasciato un’intervista dove ha parlato della sua esperienza alla Juventus.
Quando è arrivata la proposta della Juventus non ci ho pensato due volte. È il club più grande d’Italia e aveva da poco vinto il campionato per nove volte di fila. Un’occasione d’oro prima delle convocazioni per il Mondiale del 2022: avevo bisogno di fare un salto per poter sognare di poterci essere anche io.
L’esperienza in Champions con la Juve:
All’inizio è stato un po’ difficile perché giocavo ogni tre giorni, mentre a Torino l’impegno era solo una volta a settimana. Fisicamente è stato complicato, il recupero era diventato fondamentale, quindi mi aiutavo con molti trattamenti. A livello individuale è stato un anno positivo, l’ho vissuto come un periodo di grande apprendimento. Quest’anno purtroppo non giocheremo la Champions League, ma il lato positivo è che avremo più tempo per recuperare e concentrarci sul campionato.
Sul rapporto con Chiellini:
Gli ho chiesto qualcosa sul club e sullo stile di gioco. lui si è dimostrato subito disponibile e mi ha spinto verso la sponda bianconera di Torino. Gli ho chiesto in cosa dovevo migliorare e cosa potevo fare per migliorarmi. Siamo sempre in contatto. È un ragazzo che ammiro e spero di seguire le sue orme.
Sugli altri due compagni di reparto Danilo e Alex Sandro, connazionali:
Mi hanno dato il benvenuto e mi hanno aiutato a capire cosa fosse la Juventus. Anche grazie a loro il mio adattamento e il mio inserimento nel gruppo non è stato difficile. La scorsa stagione abbiamo persino formato un trio di difensori centrali tutto brasiliano.