L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, non ha resistito alla sua rabbia nel finale della sfida di San Siro.
La Juve continua la sua striscia di risultati utili trovando una preziosissima e complicata vittoria a San Siro contro il Milan. I bianconeri si impongono 0-1 sul campo dei rossoneri grazie ad uno dei più classici dei gol dell’ex, quello di Manuel Locatelli.
Nonostante il risultato sia soddisfacente per la Juve, la partita è stata molto difficile con un finale in cui il Milan ha avuto le chance per pareggiare dopo il gol di Locatelli. Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri ha vissuto la fase finale di gara in maniera molto passionale tanto che soffriva con i suoi giocatori ad ogni attacco dei milanisti.
Allegri va su tutte le furie: lancia la giacca e calcia ogni cosa
Ad un certo punto della partita l’allenatore della Juve è andato su tutte le furie per lo stile di gioco dei suoi calciatori che non tenevano il pallone, permettendo al Milan di attaccare con continuità. La furia di Allegri è stata plateale e ha preso a calci borracce e altri oggetti presenti nei pressi della sua panchina. L’epilogo della sua furia è stato il lancio della giacca e della cravatta, una scena a cui i tifosi della Vecchia Signora avevano già assistito in passato.
Questa immagine è stata anche ripresa dalle telecamere delle TV che trasmettevano la partita e che hanno quindi fatto vedere a tutti i tifosi lo sfogo della guida tecnica della Juventus. La rabbia di Allegri è un qualcosa a cui possiamo dire anche di essere già abituati. Il tecnico livornese nei finali di gara in cui i suoi giocatori sono sopra soltanto di un gol tende spesso a cercare di motivare i suoi ragazzi arrabbiandosi e urlando contro di loro.
I modi del tecnico ex Cagliari non saranno stati certamente perfetti però il risultato è stato portato a casa dalla sua squadra che nel finale ha resistito agli attacchi rossoneri. Il Milan si ritrovava anche con un uomo in meno per l’espulsione di Malick Thiaw al 40° del primo tempo.
Il finale è stato molto combattuto ma per il Milan non c’è stato scampo e si deve arrendere alla Juve incassando la sua seconda sconfitta in campionato. Il tecnico bianconero è riuscito in questo modo a battere la sua ex squadra nonostante questa sua ira incontrollata. Al sesto minuto di recupero l’arbitro ha infine dovuto anche esibire un cartellino giallo all’allenatore livornese in seguito a veementi proteste dirette alla quaterna arbitrale.