Fagioli, squalificato per il caso scommesse, è attualmente in cura presso uno specialista. Il medico ha rilasciato alcune dichiarazioni.
Nicolò Fagioli ieri è stato sospeso per sette mesi dall’attività agonistica in seguito allo scandalo scommesse in cui è stato coinvolto. Il giovane centrocampista della Juve, poi, per altri 5 mesi dovrà seguire un percorso riabilitativo e seguire altri passaggi.
Nel frattempo, però, uno specialista si sta già occupando di lui e del suo percorso di riabilitazione. L’obiettivo è quello di uscire quanto prima, e nel miglior modo possibile, da quel malefico buco nero chiamato ludopatia. Ha parlato di tutto questo il suo terapista, Paolo Jarre.
Paolo Jarre, terapista di Fagioli e direttore del Dipartimento di patologia delle dipendenze dell’Asl Torino 3, ha parlato ai microfoni de La Stampa. Di seguito le sue dichiarazioni: “I fattori di rischio sono molti, di certo ci sono i soldi e il basso livello d’istruzione. Poi c’è da considerare che il vivere il mondo del calcio ti avvicina alle scommesse sportive in qualche modo“.
Paolo Jarre continua così: “Questi giovani dovrebbero essere avvicinati allo studio, ricevere stimoli differenti. Poi la mia idea è quella di spalmare lo stipendio nel corso degli anni per aiutare a dare valore al denaro. Devono capire la loro condizione di privilegiati e tutelarla“.
Il paragone tra scommesse e droga: “La gratificazione è paragonabile a quella di una piccola dose di droga. La comunità scientifica ha messo il disturbo del gioco d’azzardo nello stesso capitolo della dipendenza da sostanze“.