Nella conferenza stampa di oggi, il CT dell’Italia Luciano Spalletti ha mandato un chiaro messaggio al Moise Kean.
Terminata l’ottava giornata di Serie A, è di nuovo tempo di nazionali. In questa seconda sosta stagionale, gli Azzurri affronteranno altre due gare valide per la qualificazione ai prossimi europei. Sabato 14 ottobre al San Nicola di Bari, l’Italia ospiterà Malta. Martedì 17, invece, se la vedrà con l’Inghilterra, in trasferta a Wembley. Due impegni importantissimi per tenere il passo delle contendenti del girone e per sperare infine di strappare un biglietto per Euro 2024 in Germania.
Come di consueto ad inizio ritiro, il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, si è presentato questa mattina in conferenza stampa per rispondere ad alcune domande dei giornalisti. Tra i tanti argomenti affrontati, l’ex allenatore del Napoli ha avuto modo di spiegare le motivazioni che lo hanno portato alla convocazione di Moise Kean, ma anche di lasciare un breve commento sul tecnico bianconero Massimiliano Allegri.
Spalletti in conferenza: il pensiero su Kean e Allegri
Il tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, nel corso del suo ultimo intervento dalla sala stampa di Coverciano ha voluto lanciare un appello all’attaccante della Juventus Moise Kean, richiamato in Nazionale per le sfide contro Malta e Inghilterra.
Parlando del centravanti bianconero, Spalletti ha svelato di non essere a conoscenza dei suoi comportamenti precedenti al suo arrivo. “Per me i miei calciatori sono creature speciali” ha spiegato quest’ultimo, aggiungendo però di richiedere da loro anche “risposte speciali” poiché “qui non si viene a ridacchiare dietro ai minuti che passiamo a Coverciano”. L’allenatore ha poi voluto lanciare un importante messaggio a Kean: “C’è un libro degli All Blacks che si intitola “Niente teste di c***o”: gli ho detto che sarà il suo regalo per Natale”.
Parlando più nello specifico dei motivi per i quali ha deciso infine di convocarlo, anche andando a discapito di altri attaccanti rimasti sorprendentemente fuori dalla sua lista (ad esempio Ciro Immobile), secondo Spalletti il n°18 della Juventus avrebbe dimostrato di essersi “meritato la maglia azzurra”. Infine, lo ha avvisato di poter risultare “un soggetto scomodo per quelli che non hanno chiaro quale deve essere il loro comportamento qui dentro”.
Successivamente, il CT dell’Italia ha avuto modo di parlare anche dell’allenatore della Vecchia Signora, Massimiliano Allegri. A proposito del loro rapporto, parecchio chiacchierato nel corso degli ultimi anni, ha svelato: “Con lui io non ho assolutamente niente. Anzi, mi sta molto simpatico“.