Siamo già al secondo stop in vista degli impegni nazionali e la dirigenza della Juventus può tracciare i primi bilanci. Che sia Max Allegri la vera scoperta di questo campionato?
La Juventus può sorridere. Forse un sorriso timido, poco più che accennato. Ma in casa bianconera questo terzo posto vale già più di tante parole. La squadra di Massimiliano Allegri ha dimostrato di saper danzare sia con le difficoltà che con i momenti di gioia e vittoria, e questo alla società piace. Ma soprattutto dà fiducia ad uno stuolo di tifosi che sembrava essere più lontano che mai dalla sua Vecchia Signora.
Era necessario dare un segnale forte e doveroso al calcio italiano, ma soprattutto al popolo bianconero, dopo le scosse di terremoto, intestine e non, che hanno scosso l’intera stagione scorsa. E a risultare più in bilico sembrava essere proprio il tecnico livornese, in apparente rottura con la squadra, nonché con i tifosi.
È dura accettare di ‘restare a guardare’ gli altri che vincono, dopo nove anni al vertice assoluto. Ma l’imperativo categorico della Juventus non può che essere, ancora oggi, quello di ripartire. Passo dopo passo, punto dopo punto. A farsi carico di questa responsabilità è stato Allegri, la cui presenza sulla panchina bianconera oggi viene di nuovo acclamata.
Juventus e Allegri: gli sviluppi
Con il ritorno della Curva Sud in occasione del Derby della Mole, sugli spalti dell’Allianz Stadium è ritornato a riecheggiare un coro a dir poco significativo: ‘Allegri uno di noi’. Quattro parole che racchiudono un senso ben più ampio. I tifosi si riconoscono di nuovo nel tecnico di Livorno, ma soprattutto riconoscono il ruolo straordinario al timone di una società in grande difficoltà.
È vero: l’obiettivo primario della Juventus resta quello di agganciare una delle prime quattro posizioni valide alla qualificazione alla prossima Champions League. Ma non è detto che questa squadra non possa, verso la primavera, tentare anche di competere alla corsa Scudetto. Una corsa che i tifosi sognano ad occhi aperti e che manca da un po’ a Torino.
Anche la società, dunque, gioisce dell’equilibrio e del clima di serenità che si respira finalmente alla Vecchia Signora. Non c’è mai stato dubbio degli ottimi rapporti fra Manna e l’allenatore bianconero. E anche con Giuntoli scorre buon sangue. Si pensa, dunque, a cosa fare con Allegri.
Entro fino anno, infatti, bisognerà iniziare a parlare di futuro. La scadenza di contratto potrebbe mettere fretta alla società bianconera. Che si possa parlare, dunque, di futuro ancora in bianconero per Allegri? Troppo presto per dirlo. Per ora aleggia fiducia, ma la società vorrà prendere le scelte giuste per riportare la Juventus dove è abituata a stare. In cima ad ogni competizione.