I principali 3 talenti appartenenti alla Juventus Next Gen, vera e propria seconda squadra della compagine bianconera nonché ricca di giovani promesse.
Il progetto Next Gen ad opera della Juventus è stato senz’altro uno dei più innovativi portati sul suolo italico in ambito calcistico. La pratica di inserire una propria seconda squadra all’interno delle leghe minori della propria federazione era infatti già collaudata nelle principali competizioni estere, con l’Italia che ha appunto conosciuto tale aspetto proprio grazie ai bianconeri. Stabilmente nel girone B di Serie C dunque, la squadra attualmente sotto il controllo di Massimo Brambilla è stata negli anni anche oggetto di critiche da parte della società stessa, fra intercettazioni e “carrozzoni” vari, ma è innegabile la quantità di talento facente parte dell’organico.
I vari Miretti ed Iling-Junior provengono infatti da tale realtà, che potrebbe ben presto regalare a Max Allegri nuovi profili di cui usufruire. Di seguito dunque, i 3 talenti principali appartenenti alla Juventus Next Gen. Prima di iniziare però, è bene sin da subito precisare che di tale lista non faranno parte ne Huijsen ed Yildiz, già intravisti questa stagione in prima squadra, ne Hasa, ormai al centro di numerose voci dopo le splendide prestazioni all’Europeo U-19 nonché l’elezione a miglior giocatore del torneo.
Difensore classe 2003, Tarik Muharemovic rappresenta forse tutto ciò che la Juventus ricerca all’interno di un profilo in retroguardia. Lo sloveno è infatti un ottimo e talentuoso centrale mancino, capace di donare sicurezza al reparto nonché di impostare il gioco dalla propria zona arretrata di campo. Questa stagione ha già collezionato numerose presenze da titolare con la Next Gen, con i bianconeri che sembrerebbero intenzionati a dargli fiducia per l’intera annata visto l’estro che traspare.
Un altro lato da non sottovalutare quindi di Muharemovic è la personalità di un giovane ventenne all’apparenza già maturo al punto giusto. Spesso capitano della squadra in assenza di Poli, Tarik ha dimostrato un carisma degno dei migliori leader della Serie A, con la sensazione generale che narra di salto in prima squadra già a partire dal prossimo anno. Ipotesi tutt’altro che folle dati gli imminenti svincoli di Alex Sandro e Rugani nonché un sempre più probabile ricambio generazionale targato Juventus.
Molti italiani hanno già avuto modo di conoscere il terzino classe 2003 con la maglia della Nazionale italiana U-20. Titolare della spedizione ai Mondiali in Argentina, che ha visto gli azzurrini concludere il torneo al secondo posto, Turicchia è riuscito in poco tempo a trovare anche spazio in U-21, oltre che a guadagnarsi lo status di difensore del futuro in casa Juventus. Il ruolo naturale del giovane è però quello di terzino sinistro, che agli occhi dei più potrebbe significare incoerenza tattica con il modulo prediletto da Allegri.
La natura non esattamente offensiva di Turicchia, che dal 2022 ha collezionato solo 1 gol e 3 assist fra Serie C e Campionato Primavera 1, potrebbe d’altro canto convincere il tecnico bianconero ad usufruire in futuro del 2003 come braccetto di sinistra nella difesa a 3. Tale esperimento è stato infatti già condotto da Allegri con Alex Sandro, e varrebbe senz’altro la pena riproporlo con uno dei talenti più in crescita del settore giovanile juventino.
Sotto la guida di mister Brambilla, un centravanti perfetto per il gioco di Massimiliano Allegri cresce a dismisura. Trattasi di Leonardo Cerri, prima punta classe 2003 nonché detentore di una delle migliori medie gol dell’attuale edizione della fu Lega Pro. 3 gol in 6 presenze hanno infatti caratterizzato l’inizio di stagione del giovane bomber, arrivato a totalizzare uno score di una rete ogni 81 minuti. Numeri impressionanti per un ragazzo cui crescita nell’ultimo periodo si sta rivelando esponenziale.
Ci basta sapere infatti che Cerri, in sole 6 partite, ha già raggiunto la quota dei gol siglati lo scorso anno, con i primi sprazzi di 23/24 in grado di mostrare un classe 2003 molto maturato anche in fase di non possesso e di spirito di sacrificio in difesa. Insomma, il prototipo di attaccante “allegriano“, che potrebbe risentire della concorrenza dei vari Vlahovic, Milik, Kean ed Yildiz, ma che in prima squadra senz’altro non sfigurerebbe.
This post was last modified on 9 Ottobre 2023 - 14:07