Il giocatore della Juventus ha rivelato uno dei momenti peggiori della sua vita, raccontando il gelo della malattia.
La Juventus si prepara alla trasferta di Bergamo per sfida l’Atalanta. Il big match della domenica di Serie A potrà dire tanto sulle speranze dei bianconeri nella propria corsa in campionato. In particolare la Juve sta per iniziare un periodo difficile, un periodo in cui può dimostrare il suo vero valore. Infatti nelle prossime uscite la Vecchia Signora se la vedrà con la Dea, il Torino ed il Milan, andando incontro al mese fin qui più complicato del proprio cammino in stagione. Tuttavia non c’è solo la Juve dei grandi da seguire, perché tanti dei Next Gen hanno molto da raccontare.
In particolare c’è chi, nonostante non faccia attualmente parte della famiglia bianconera, ha riassaggiato il campo dopo tantissimo tempo. Stiamo parlando di Daouda Peeters, centrocampista di proprietà della Juventus in prestito al Sudtirol. Infatti la storia del classe ’99 ha dell’incredibile. Peeters ha dovuto allontanarsi dai campi da gioco per tantissimo tempo ed è tornato finalmente in campo con la maglia del Sudtirol. Infatti il centrocampista è stato colpito dalla rara sindrome di Guillan-Barré, malattia che colpisce il sistema nervoso periferico. Quindi il giocatore è stato costretto ad allontanarsi dagli stadi per potersi curare, dopodiché è fortuntamante tornato in campo.
Peeters, dalla malattia al rientro
Peeters ha raccontato la propria storia a Cronache di Spogliatoio, ripercorrendo tutti i momenti chiavi della scoperta della malattia fino al rientro in campo. In particolar modo il giocatore ha spiegato come abbia addirittura avuto paura di morire in campo. Infatti Peeters ha detto: “Un giorno tutto è cambiato. In allenamento le mie gambe hanno smesso di funzionare, sono caduto e non riuscivo a muovermi. Non sentivo più nulla. È stato il momento più brutto della mia vita”. Racconta così Peeters quegli attimi di panico, attimi che gli hanno fatto capire dell’avvento della malattia.
Tuttavia la storia di Peeters ci insegna che, a volte, c’è una luce in fondo al tunnel. Infatti il centrocampista è tornato in campo dopo due anni di calvario ed ha fatto il suo esordio con il Sudtirol contro la Ternana. Lo stesso Peeters ha spiegato come la Juventus gli sia sempre stata vicina nel percorso per tornare in campo e di come l’affetto l’abbi aiutato nel rialzarsi. In particolare il centrocampista ha raccontato il suo ritorno: “Mia madre mi ha sempre seguito ed l’ho chiamata appena finita la partita. È stato bellissimo sentirsi di nuovo un calciatore. Poi ho ricevuto tantissimi messaggi per il mio ritorno, quelli più belli di Danilo e Lukaku”. L’augurio per Peeters è quello di continuare così, sempre sognando la Serie A.