Parole da brividi rilasciate da Miretti nelle ultime ore: “Scendere in campo per la Juventus è una responsabilità”.
Fabio Miretti è tra i giocatori cresciuti nel vivaio della Juventus e che, grazie al duro lavoro e alla perseveranza, nelle ultime stagioni è arrivato in pianta stabile in prima squadra. Nelle scorse ore ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali della Serie A.
Di seguito le parole di Fabio Miretti rilasciate ai canali ufficiali della Serie A.
Il DNA Juventus è, come dice il motto, fino alla fine. A Vinovo ci sono mille frasi di tutti i giocatori più celebri che sono passati qua e quindi tu cresci vedendo sui muri tutte queste parole importanti: “Vincere non è l’unica cosa che conta”, “Fino alla Fine”. Ogni volta che scendi in campo ti senti addosso queste responsabilità fin da quando sei ragazzino.
Essendo cresciuto nella Juventus, ed essendo un centrocampista, non poteva che avere Claudio Marchisio come modello da seguire e fonte d’ispirazione.
Marchisio è un modello per tutti noi ragazzini che crescevamo. Lui aveva fatto tutto il percorso Juve e quindi tutto il mondo Juve lo prendeva come riferimento. Poi io che sono centrocampista l’ho preso ancor di più come modello.
Miretti ha poi continuato l’intervista parlando delle sue caratteristiche principali.
Ho una buona tecnica, una buona visione di gioco. Le cose che mi piacciono fare in campo sono i momenti in cui teniamo la palla, costruiamo azioni importanti per andare a far gol. Quella è la parte in cui mi diverto di più. A me piace quasi più fare assist che fare gol. L’emozione che provi quando fai un bell’assist la metto sullo stesso livello del gol. Sul tabellino resta il gol ma chi guarda la partita si rende conto dell’assist e quindi tu resti gratificato come un gol.
Il centrocampista classe 2003, però, non ha ancora vissuto l’emozione di segnare la prima rete con la maglia del club in cui è cresciuto ed è arrivato ai massimi livelli del nostro calcio.
Sarebbe comunque una soddisfazione segnare il mio primo gol con la maglia della Juve. Faccio il centrocampista, il mio obiettivo non è fare 30 gol all’anno. Di conseguenza fare quei 6-7 gol all’anno per un centrocampista è sempre bello. Quindi sì, mi piacerebbe fare dei gol. Ci sto lavorando per migliorare perché ho avuto alcune occasioni, quindi speriamo che arrivi al più presto.
Tra gli argomenti trattati dal centrocampista italiano, inoltre, c’è stato anche il rapporto che ha con Allegri.
Con il mister ho un rapporto molto scolastico. Mi dà molti consigli, mi fa capire su cosa devo lavorare e mi mette in condizione di farlo. Con l’esperienza che ha io non posso fare altro che ascoltarlo. Lui è il mio maestro diciamo e io seguo i suoi insegnamenti.
Miretti ha poi concluso l’intervista parlando del coetaneo Scalvini e della partita di domani contro l’Atalanta.
Penso che Scalvini sia un giocatore forte, siamo cresciuti insieme praticamente perché lui giocava all’Atalanta mentre io alla Juve ma ci siamo sempre incontrati in Nazionale e quindi ci conosciamo bene. Oltre alla sua forza fisica, è bravo a leggere molte situazioni e per questo dico che sia un giocatore forte. Noi domani dobbiamo giocare la nostra partita. Sappiamo come loro mettano intensità a tutto campo, di conseguenza noi dobbiamo pareggiare quest’intensità. Penso che se riusciamo a fare la nostra partita, potremmo dire la nostra.
Questa l’intervista integrale rilasciata da Miretti ai canali ufficiali della Serie A.
This post was last modified on 1 Ottobre 2023 - 12:02