Svelato il motivo della positività di Pogba al testosterone, c’entra l’America. Scopriamo le ultime sul caso legato al centrocampista francese.
Paul Pogba è nuovamente al centro delle attenzioni – in negativo – in casa Juventus. Nel pomeriggio di ieri è stata annunciata la positività del francese al testosterone emersa in seguito al test antidoping svolto dopo il primo match stagionale contro l’Udinese.
Il centrocampista bianconero, quindi, al momento è stato sospeso per tre giorni e non è detto che torni a vestire la maglia della Vecchia Signora considerando che lo stop potrebbe essere addirittura di 4 anni. Nel frattempo, sono emerse delle novità riguardo il motivo della positività del francese al test antidoping.
Il motivo della positività di Pogba al test antidoping
A fare chiarezza riguardo la positività di Pogba al test antidoping è Gazzetta.it. Secondo quanto riportato dalla Rosea, il francese avrebbe assunto un integratore – acquistato in America – su consiglio di un amico medico estraneo alla Juventus. Negli Stati Uniti, infatti, esistono regole diverse per quanto riguarda il doping. Potrebbe essere questo il motivo della positività del francese che avrebbe quindi compiuto una leggerezza assumendo la sostanza dopante per errore. Pogba avrebbe raccontato ciò ai medici della Vecchia Signora nella giornata di ieri e quindi la Juventus era totalmente all’oscuro.
Ora tocca al giocatore dimostrare la non intenzionalità dell’atto, ciò non gli eviterebbe una squalifica ma potrebbe ammorbidire la sanzione. Il francese, inoltre, ha tre giorni per chiedere le controanalisi. Nel caso in cui dovesse essere confermata la positività, il club bianconero potrebbe chiedere la risoluzione del contratto. Infatti, in base alla circostanza prevista dall’articolo 5.5 dell’accordo siglato da Figc, Lega Serie A e AIC, la positività al doping rientra tra i casi in cui è possibile sospendere la retribuzione di un tesserato.