Il giudizio sulla Juventus mette pressione alla posizione di Allegri che quest’anno dovrà dare una sterzata ai risultati della sua squadra.
La stagione che è appena iniziata sarà molto importante per la Juventus perché dopo due anni senza nessun trofeo aggiunto alla bacheca, il desiderio in casa bianconera è tornare a vincere. I tifosi chiedono infatti a gran voce di poter riuscire a vincere qualche coppa che manca ormai dalla stagione 2020/21 quando l’allenatore era Andrea Pirlo e arrivarono una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
Ora che inizia il terzo anno con Massimiliano Allegri in panchina i tifosi vogliono tornare a vincere. Non sarà semplice però perché quest’anno la Juventus non parteciperà né alle coppe europee né alla Supercoppa Italiana (torneo al quale sono qualificate Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina in questa inedita formula a quattro squadre).
Anche Evani chiede un cambio di passo alla Juventus: “Niente più anni anonimi”
A supportare questa tesi secondo la quale la squadra di Allegri dovrebbe tornare a vincere già nel corso di questa stagione ci pensa anche un esperto e competente come Alberico Evani. L’ex vice di Roberto Mancini alla guida della Nazionale Italiana ha fatto il punto della situazione sul nostro campionato di Serie A. A raccogliere queste dichiarazioni sono stati i colleghi de La Gazzetta dello Sport che nell’edizione odierna hanno riportato i suoi pensieri sulle big del campionato come Juve, Inter e Milan:
“L’Inter è la più strutturata, quella con più certezze tra le big. Il percorso in Champions ha aiutato a crescere in personalità e consapevolezza. È molto forte e completa e Inzaghi ha tante alternative. Per non parlare del centrocampo: fortissimo. Il Milan ha sacrificato un uomo molto importante come Tonali per poi rimpiazzarlo molto bene con tanti giocatori di qualità. Sono stati rinforzati tutti i reparti con giovani che hanno già una certa esperienza internazionale e con tanta personalità. Occhio alla Juventus poi, non può permettersi un altro anno anonimo”.
Allegri quindi sa che dovrà dare qualcosa in più in questa sua terza stagione alla guida della Juventus. In un anno di grandi novità come questo in cui è cambiato tutto il piano dirigenziale e in cui per la prima volta dopo molti anni i bianconeri non disputeranno le coppe europee, ci sono poche certezze. Il tecnico livornese dovrà comunque cercare di tenere unito il gruppo e portare a casa possibilmente un trofeo per la gioia dei milioni di tifosi bianconeri.