Il giovane talento bianconero ha parlato del suo esordio con la maglia della Juve, della tourneè estiva e del suo grave infortunio al crociato
Il vivaio della Juve sta rilasciando negli ultimi anni un quantitativo impressionante di talenti: pensiamo a Illing Jr, a Fagioli, oppure a Soulé e Miretti. La lista sarebbe ancora più lunga ma ciò che conta è il gran numero di giovani che hanno vestito in tempi recenti la maglia bianconera.
Tra questi va menzionato anche Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista 23enne che indossa la maglia della Juve fin dai Pulcini e che lavorerà Massimiliano Allegri in prima squadra. Il tecnico livornese ha una certa predilezione per che gioca a centrocampo e questo potrebbe favorire l’inserimento nei meccanismi della prima squadra per Caviglia.
Per Caviglia: “Esordio con la Juve emozione più grande”
Nicolussi Caviglia è stato intervistato da Tuttosport, dove ha parlato tra le altre cose della tourneè estiva svoltasi in America:
Conoscevo già bene l’ambiente bianconero, ovviamente, ma
non avevo mai preso parte alla tournée estiva. È stata molto formativa, sono felice di aver convinto Allegri con buone prestazioni
Il giovane centrocampista ha parlato anche del suo esordio in prima squadra, avvenuto nel 2019 contro l’Udinese:
Una delle più grandi emozioni della mia vita, anche se in campo ero davvero a mio agio. E poi era arrivato proprio subentrando a Kean, con cui abbiamo condiviso tantissimi momenti nel vivaio. Mi è rimasto impresso anche il bacio sulla fronte di Chiellini, per augurarmi buona fortuna: era la nostra guida
Caviglia ha menzionato anche Massimiliano Allegri e la sua importanza nel percorso di crescita:
Si tratta di un riferimento importantissimo per me. Ho ritrovato la stessa persona di anni fa, anche se ora ha ancora più voglia di vincere.
Infine, il 23enne si è focalizzato sul grave infortunio alla caviglia che l’ha tenuto fermo per molto tempo:
Quella è una parentesi a cui ora, in realtà, guardo con un
certo orgoglio: mi ha fatto crescere, a suo modo, adesso mi sento migliore. Queste difficoltà formano: ognuno di noi è ciò che è riuscito a superare