La Juve riceve un attacco frontale motivato con la ricostruzione di quanto avvenuto sul mercato: le parole in merito a un’operazione in particolare stupiscono.
La Juve deve ancora sistemare dei tasselli per la squadra affidata a Massimiliano Allegri e lo sa bene. Sta perciò provando a spingere per un’operazione nello specifico per cui sembrerebbero esserci ormai pochi margini di manovra. L’attacco frontale in questo senso è emblematico.
Non è un mistero, infatti, che la Juventus stia provando a prendere Domenico Berardi dal Sassuolo. Con il giocatore sarebbe stato raggiunto anche un accordo d’intesa, ma i ‘problemi’ sorgono con il club neroverde.
Di tutto quanto avvenuto, con una dettagliata ricostruzione dei fatti, ha parlato allora a ‘La Gazzetta dello Sport’, Giovanni Carnevali. L’amministratore delegato non le ha certamente mandate a dire.
Juve-Berardi, parla Carnevali: c’è grande fastidio per il comportamento del club bianconero
Giovanni Carnavali, a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha spiegato cosa è successo con il club bianconero per Domenico Berardi: “C’era un principio di trattativa, la Juve aveva mostrato interesse per il nostro giocatore e il Sassuolo aveva aperto alla cessione di Berardi una decina di giorni fa. Anche perché Domenico aveva espresso il suo gradimento all’operazione. La realtà è che non mi è arrivata nessuna proposta ufficiale. Quando la Juve ci ha chiesto Berardi per la prima volta, abbiamo solo abbozzato un discorso economico. Il Sassuolo ha chiarito che la valutazione del giocatore era superiore ai 30 milioni, ma da parte nostra c’era la disponibilità ad ascoltare un’offerta della Juve. E a trovare insieme la cifra giusta e la formula che potesse soddisfare entrambi i club”.
“Ci tenevamo – ha continuato Carnevali – ad accontentare Berardi, a cui siamo molto affezionati. Però non potevamo trascurare le esigenze della nostra società e quindi avevo specificato alla Juve che non avremmo accettato l’inserimento di calciatori nella trattativa perché abbiamo già cambiato tanto”.
“Il Sassuolo aveva indicato una data precisa entro la quale bisognava chiudere: il 17 agosto. Perché quel giorno scadeva la nostra possibilità di acquistare il sostituto di Berardi. A Giuntoli e ai procuratori di Domenico ho detto io in modo chiaro che non avremmo potuto superare quella data. Ma Giuntoli non si è più fatto sentire. In pratica, non mi è arrivata nessuna proposta ufficiale della Juve. È giusto che ognuno faccia ciò che vuole. Però adesso il Sassuolo toglie Berardi dal mercato. Sono molto infastidito perché da parte nostra c’è sempre stata apertura e disponibilità”.